Chi è Jon Fosse? Lo scrittore norvegese ha ricevuto a Stoccolma l’importante riconoscimento. Più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, questa volta Jon Fosse ce l’ha fatta sbaragliando la concorrenza. Quando la porta dell’Accademia si è aperta, ha fatto il suo ingresso in sala il segretario Mats Malm che ha pronunciato nella sala il nome del vincitore. L’autore è stato scelto dal comitato “per le sue opere teatrali e la prosa, innovative, che danno voce all’indicibile. La sua immensa opera scritta in norvegese Nynorsk e che abbraccia una varietà di generi è costituita da una vasta gamma di opere teatrali, romanzi, raccolte di poesie, saggi, libri per bambini e traduzioni”. E’ la quarta volta che vince uno scrittore norvegese. L’ultima volta risale infatti al 1928 con Sigrid Undset. Jan Fosse è considerato un gigante nella letteratura tanto che le sue opere sono state tradotte in 40 lingue nel mondo. Andiamo a scoprire qualcosa in più sulla sua vita e i suoi lavori.

Chi è Jon Fosse?, la biografia

Jon Fosse è nato a Strandebarm, una piccola città della Norvegia, il 29 settembre 1959. I suoi testi sono stati tradotti in oltre 40 lingue in tutto il mondo anche se in Italia al momento sono state pubblicate due opere soltanto: Mattino e sera e L’altro nome. Attualmente vive nella prestigiosa residenza onoraria di Grotten, nello Slottsparken di Oslo, concessagli dal Re per i suoi meriti letterari. Per il suo contributo alla drammaturgia teatrale è stato definito il Samuel Beckett del XXI secolo. Dopo essere cresciuto in una piccola fattoria, ha studiato letteratura all’Università di Bergen. La passione per la scrittura è nata quando aveva 12 anni. In un’intervista al The Guardian aveva rivelato: “Avevo la necessità di creare il mio spazio nel mondo, un luogo in cui mi sentivo al sicuro”. Oltre che come scrittore, Fosse ha lavorato anche come giornalista a tempo pieno. Ha insegnato a lungo all’Accademia di scrittura di Hordaland, dove tra i suoi studenti figurava un certo Karl Ove Knausgaard.

Le opere

Il suo esordio letterario è avvenuto nel 1983 con Red, Black. Un romanzo d’esordio che da molti fu definito cupo in quanto Fosse affrontava il delicato tema del suicidio. La sua svolta letteraria avvenne però nel 1989 con il romanzo Naustet. L’opera più ambiziosa rimane però la saga Septology, iniziata durante una pausa dalla drammaturgia, dopo essersi convertito al cattolicesimo nel 2013. Una saga complessa in cui l’autore affronta temi esistenziali come la natura, il rapporto con Dio ma anche problematiche come l’alcolismo. In passato, Jon Fosse ha sofferto di depressione. In un’intervista aveva dichiarato: “È vero che sono stato più o meno depresso sempre. La scrittura è un ottimo modo per combattere questo stato d’animo. Qualcuno ha detto che non si potrebbero scrivere poesie o dipingere se non fossero modi per sfuggire dall’inferno. In parte aveva ragione”. Nel 2007 era stato nominato cavaliere dell’Ordre national du Mérite in Francia. Il Daily Telegraph lo ha considerato uno dei 100 geni viventi. Nel 2015 l’Università di Bergen, che lo vide giovane laureato nel 1987, gli ha attribuito il dottorato honoris causa e nello stesso anno ha vinto il Nordic Council’s Literature Prize. I suoi testi teatrali sono stati rappresentati in tutto il mondo ricevendo consensi di pubblico e critica.

La moglie e i figli

Jon Fosse è sposato. Non si sa molto della sua vita privata in quanto lo scrittore norvegese ha sempre cercato di proteggerla. Dalle poche informazioni che si hanno sappiamo che Jon e la moglie si sono convertiti al cattolicesimo: “È stato Maestro Eckhart a influenzare la mia fede e quella di mia moglie. Se potevano essere cattolici Eckhart e mia moglie potevo esserlo anch’io”.