Ai microfoni di Tag24, il Ministro Abodi si è soffermato sulla recente vittoria di Sinner e le polemiche riguardanti la sua assenza alla Coppa Davis
Ministro Abodi: le sue parole sulla recente vittoria di Sinner e le polemiche riguardanti l’assenza alla Coppa Davis
Tra i tanti punti toccati in una recente intervista – la possibilità di eventuali migliorie negli stadi italiani, il successo della Ryder Cup, la pista da bob dei XXV Giochi olimpici invernali di Milano e Cortina – il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha parlato anche dell’ultimo successo di Jannik Sinner, fresco vincitore degli Open China a Pechino. L’altoatesino con questa vittoria stempera forse definitivamente anche gli strascichi riguardanti la sua assenza alla Coppa Davis, che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane. A riguardo, questo è quanto dichiarato ai nostri microfoni da Abodi:
“A malincuore Sinner a Bologna non è andato perché non stava bene, e comunque aveva una stagione da proseguire e un obbiettivo da raggiungere, che oggettivamente sono le finali di Torino. O è un campione o è un traditore. Ci vorrebbe più equilibrio nella rappresentazione, anche andando più in profondità delle scelte che vengono fatte a quel livello. Scelte che tengono conto di un aspetto importante, quello psicologico, ma anche quello fisico.
Proseguendo poi sull’assenza di Sinner in Coppa Davis, Abodi si espresso così riguardo le sue possibili motivazioni:
Io non credo che abbia litigato con nessuno: c’è stata la cattiva traduzione di una scelta che è stata spiegata ma non è stata compresa. Mi fa piacere che questa vittoria e le altre che verranno aiuteranno a comprendere che per vincere, a volte, bisogna saper dire anche no. Nonostante uno voglia vestire la maglia azzurra che è un fattore formidabile di emozioni, di rappresentazioni dello sport, anche di promozione dello sport.
Il Ministro per lo sport e i giovani ha proseguito parlando della complessità sia della vicenda sia della scelta presa dal tennista azzurro. Una scelta che rende conto di tanti fattori e non intacca minimamente la voglia dell’altoatesino di rappresentare l’Italia.
Noi non possiamo derubricare dicendo semplicemente non è venuto a rappresentare l’Italia. Jannik è un italiano convinto, con dei valori molto forti, per altro è un ragazzo di una umilità e una semplicità esattamente asimmetrica rispetto alla grandezza del suo talento.
E riguardo il futoro di Sinner, alla luce della vittoria di ieri agli ATP Pechino in cui ha battuto per la prima volta Medvedev, Abodi ha concluso così:
Aiutiamolo a crescere ulteriormente perchè è il numero 4, può diventare molto di più, ma dobbiamo comprendere che lo sport è fatto di complessità che devono essere conosciute, rispettate, anche nel modo con il quale vengono rappresentate.
Di seguito il video completo dell’intervista realizzato da Thomas Cardinali.
ATP Pechino: il trionfo di Jannik Sinner
Dopo la vittoria contro Alcaraz in semifinale per 7-6(4) 6-1, Jannik Sinner vince gli ATP Pechino battendo per la prima volta il russo Medvedev con il risultato finale di 7-6 7-6. . La prima sfida tra i due risale al 2020, a Marsiglia, quando si incontrarono agli ottavi: da quella data sempre lo stesso – amaro – copione per altoatesino. Ieri però il copione è cambiato. Sinner gioca due tie break in una finale ATP contro un avversario capace di batterlo 6 volte su 6, ma sa come affrontare due tie break contro Medvedev. E vincerli entrambi. Sinner batte meritatamente il rivale e si impone come campione dei China Open di Pechino. Una vittoria raggiunta battendo rispettivamente il numero due in semifinale e il numero tre del ranking ATP in finale. Non da tutti. Sinner, avendo trionfato ai China Open si è anche assicurato il montepremi in palio 679.550 dollari