Ennesimo caso di omicidio-suicidio ieri a Bardi, in provincia di Parma, dove l’82enne Bernard Zucconi ha sparato alla moglie Eleonora Muzzi, 83 anni, e ha poi rivolto l’arma contro sé stesso, ferendosi gravemente e morendo. Una vicenda che ha sconvolto la piccola comunità in cui da tempo la coppia risiedeva e su cui ora gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza: l’ipotesi è che l’anziano abbia agito perché esasperato dalle gravi condizioni di salute della donna.
Omicidio-suicidio a Bardi (Parma): 82enne uccide la moglie e si spara. Morto stanotte in ospedale
I fatti risalgono al primo pomeriggio di ieri, 4 ottobre: ad accorgersi dei corpi dei due anziani riversi a terra, nell’abitazione in cui da tempo vivevano, a Bardi, in provincia di Parma, era stata una parente che, preoccupata di non ricevere loro notizie, aveva deciso di andare a trovarli. Quando era riuscita ad entrare, Bernard Zucconi, 82 anni, era ancora vivo, sul divano, con la pistola tra le mani.
Una volta soccorso, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma, dove stanotte si è spento a causa delle gravi ferite riportate dopo essersi sparato. Aveva provato a suicidarsi. Prima aveva ucciso la moglie, l’83enne Eleonora Muzzi, in salotto: all’arrivo dei carabinieri per lei non c’era più niente da fare.
Sembra che entrambi avessero problemi di salute, in particolare la donna. L’ipotesi è che l’anziano abbia deciso di toglierle la vita perché esasperato dalla malattia. Per anni avevano vissuto insieme a Londra, dove la figlia si trova tuttora, occupandosi della gestione di un locale di fish and chips. Poi, una decina di anni fa, avevano deciso di tornare nel paese d’origine di lei, Bardi, dove erano stati accolti con piacere dalla comunità.
Zucconi invece era nato a Borgotaro. Per capire perché abbia compiuto un gesto così estremo gli inquirenti stanno passando al setaccio la scena del crimine, alla ricerca di biglietti o lettere di addio che l’uomo potrebbe aver lasciato. Forse si sentiva impotente per le condizioni di salute della moglie: secondo il Resto del Carlino da un po’ stavano pensando di trasferirsi entrambi in una casa di riposo.
La triste scia dei delitti in ambito familiare
Quello di Bardi è solo uno dei tanti casi di omicidio consumatosi in ambito familiare. L’ultimo si era registrato a Vignola, in provincia di Modena, dove i carabinieri lo scorso 1 ottobre avevano trovato i corpi senza vita di Emore Cappucci, 66 anni, e della madre Anna Malmusi, 88 anni. Ad ucciderli, provando a togliersi la vita, sarebbe stato l’altro figlio dell’anziana, Uber, di 67 anni.
Dopo essere stato ricoverato d’urgenza, l’uomo si è salvato. Non c’è stato niente da fare, invece, per le due vittime. Stando ai primi accertamenti, Emore sarebbe stato ucciso a coltellate; Anna strangolata. Alla base del delitto una violenta lite scoppiata tra i due fratelli, forse a causa delle condizioni di salute della madre.
Qualche giorno prima ad Alessandria l’ingegnere di 66 anni Martino Benzi aveva ucciso la moglie, il figlio 17enne e la suocera, ricoverata in una casa di riposo, togliendosi a sua volta la vita. Gli inquirenti sono convinti che a spingerlo siano state le difficoltà economiche che da tempo lo affliggevano. Le stesse che nel quartiere Primavalle di Roma avrebbero portato il 59enne Massimo Barberio ad uccidere la madre e a nasconderne il corpo in un armadio per settimane, prima di consegnarsi ai carabinieri.
In questo articolo la sua storia: Roma, uccide la madre e la nasconde nell’armadio a Primavalle, poi confessa: “Non so perché l’ho fatto”. L’interrogatorio shock di Massimo Barberio.