Continuano ad animare il dibattito politico gli scontri tra Forze dell’ordine e manifestanti a Torino avvenuti martedì 3 ottobre 2023, il giorno in cui il premier Meloni partecipava al “Festival delle Regioni”. Ad alimentare la polemica le cariche della Polizia sugli studenti, nel corteo erano infiltrati anarchici, antagonisti dei centri sociali. Mentre la segretaria del Pd elly Schlein ha chiesto al Presidente del Consiglio di prendere posizione la stessa Meloni sui fatti ha detto:

“Se le contestazioni sono dei centri sociali lo considero perfettamente normale anzi mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia”.

Il ministro dell’Istruzione Valditara, in occasione delle celebrazioni dei 20 anni di Sky, ha spiegato che chi contesta non debba usare la violenza:

“Credo che la contestazione violenta e aggressiva debba lasciare spazio a una cultura diversa, del dialogo e del confronto. Lavoriamo per creare una cultura che a partire da chi contesta le decisioni del governo abbia la consapevolezza che violare la legge non è una cosa buona, ma deve lasciare spazio a modalità più democratiche di confronto e contestazione”

Scontri a Torino tra polizia e studenti, Crosetto: “In Italia abitudine a difendere i violenti”

Per il centrodestra i tafferugli e le provocazioni sono state causate appositamente dai centri sociali, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato di infiltrati in cerca di violenza.

Durante queste manifestazioni ci sono persone che cercano la violenza e lo scontro. Io ho visto da una parte i centri sociali che cercano lo scontro fisico e dall’altra forze che hanno mischiato queste persone, quelle che sono abituate a cercare violenza e altre che si sono trovate infilate. Sono situazioni difficili da gestire per le forze dell’ordine».

Poi ha aggiunto:

“È facile commentare da lontano, ma gestire fenomeni di questo tipo è difficile. Solo che noi in Italia abbiamo l’abitudine di trattare peggio i violenti che stanno dalla parte dello Stato rispetto a quelli che stanno dall’altra parte”.