Non usa giri di parole l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed entra a gamba tesa sul tema della guerra in Ucraina, terreno di scontro sempre più acceso tra democratici e repubblicani. Le sue dichiarazioni si trovano nel profilo ufficiale su Truth, il social da lui creato, in cui evidenza una disparità di denaro stanziato tra USA e Europa, pari a 175 miliardi di dollari.

“Perché Joe Biden non fa contribuire l’Europa alle spese per l’Ucraina? Neanche un dollaro in più dovrebbe essere speso fino a quando l’Europa non avrà eguagliato l’America nelle spese per difendere l’Ucraina.”

Guerra in Ucraina, Biden: “Il tema dei finanziamenti mi preoccupa”

Anche Biden è tornato sul tema finanziamenti per la guerra in Ucraina, ribadendo come sia un tema che lo preoccupa. Allo stesso tempo, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti riguardo l’invio di missili a lungo raggio a Kiev, Biden è stato chiaro:

“Questo mi preoccupa, ma so che c’è una maggioranza di membri della Camera e del Senato in entrambi i partiti che mi hanno detto che sosterranno i finanziamenti all’Ucraina. Ho parlato con Zelensky e abbiamo risolto su tutto ciò che lui ha chiesto.”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a margine di una telefonata proprio con il leader USA in merito a questa questione, ha ribadito la sua convinzione riguardo il prosieguo degli aiuti a stelle e strisce.

“Sono molto convinto che il Congresso americano renderà possibile il necessario sostegno per l’Ucraina. Tra i rappresentanti del Partito Democratico e del Partito Repubblicano ci sia un grande, grande numero d’accordo proprio con questo sostegno all’Ucraina. Questo è il motivo per cui sono convinto che riuscirà l’iter politico per approvare rapidamente questi aiuti.”

Guerra in Ucraina, report Onu sulla guerra: 6 morti e 20 feriti al giorno

Mentre gli USA attraversano per la prima volta la caduta dello speaker Kevin McCarthy, l’Europa ribadisce piena solidarietà all’Ucraina. Nel frattempo l’ONU ha reso noto un report sulle conseguenze della guerra in Ucraina sul numero di morti e feriti ribadendo come siano i civili a pagare il prezzo più caro. Dal momento dell’invasione russa nel febbraio 2022, i morti sono stati quasi diecimila mentre i feriti diverse migliaia. Ha riportato questi numeri Danielle Bell, referente per Human Rights Monitoring Mission:

“Nei sei mesi che abbiamo analizzato ci sono stati più di un migliaio di morti e quasi quattromila feriti. Nel frattempo, i cittadini nelle aree occupate dalla Russia sono sottoposti a torture, violenze sessuali e detenzioni arbitrarie. Milioni di cittadini ucraini sono finiti sotto la soglia di povertà, in una situazione aggravata da danni economici e sociali provocati da attacchi a infrastrutture chiave e strutture agricole.”

Nel frattempo però si registra una minima apertura verso un ripristino dei rapporti con la Russia, con azioni in tal senso portate avanti prima da UEFA e poi da FIFA. In modo particolare è la Russia U17 ad essere reintegrata, mantenendo però il bando per la prima guarda. L’esclusione prosegue dal febbraio 2022.