Braccati dai carabinieri italiani e dalla polizia tedesca, additati addirittura come truffatori da una parte dell’opinione pubblica, non solo di Frosinone, gli sposi in fuga dopo non aver pagato il banchetto di nozze, si arrendono. E chiamano il loro avvocato, cercando di sistemare una situazione che, complice il clamore mediatico imprevedibilmente suscitato, è sicuramente sfuggita loro di mano.

Frosinone, gli sposi in fuga pagano il banchetto, ma contestano il conto

A convincere Martino Prioretti, imprenditore edile quarantenne residente nella bella Ferentino, lo sposo, a chiamare il proprio legale dalla Germania dove si trova in luna di miele, sono stati i fratelli. Stanchi di una non proprio lusinghiera attenzione mediatica che si protrae da giorni, hanno spinto il parente a chiarire la situazione, anche per proteggere il buon nome della famiglia.

Così oggi gli sposi in fuga si sono fatti di nuovo sentire e hanno dato mandato all’avvocato Antonio Ceccani di occuparsi della situazione spinosa. Eh sì, perché il conto in oggetto, quello presentato dal ristoratore Enzo Patrizi, secondo lo sposo (ex) fuggitivo, non riflette quanto pattuito ed è dunque contestato.

Sposo contro ristoratore: è battaglia legale sul conto

La differenza tra la fattura finale e gli accordi presi in precedenza ammonterebbe infatti a 700€. Secondo quanto riportato molto dettagliatamente dal Corriere della Sera, il conto presentato dal ristoratore per il banchetto di nozze per 80 invitati ammonta a €8800, mentre secondo Martino Prioretti il pagamento concordato era di €7700 a cui andavano aggiunti €400 per i camerieri, per un totale di 8100€.

Prioretti, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, ha comunque, finalmente saldato il conto oggetto della chiassosa controversia, inviando un bonifico direttamente Traunstein, il paese dell’Alta Baviera dove, partiti da Frosinone i due sposi in fuga in realtà si sono diretti per far visita alla famiglia della neo moglie, che di quella località è originaria.

Ma, il bonifico, è chiaro dai toni dei contendenti, non chiude affatto la controversia, tanto che i legali delle parti dovranno andare avanti per cercare di risolvere la contestazione sui 700€ di differenza.

Il ristoratore infatti, non ci pensa proprio a riconoscere al cliente uno sconto, e ricorda di aver messo a disposizione il suo locale per un ricevimento da sogno a bordo piscina, di cui tutti gli ottanta invitati sono rimasti più che soddisfatti, avendo mangiato, bevuto e ballato. E  sottolineando anche che pretende fino all’ultimo centesimo del conto presentato, visto anche che ora deve pure pagare la parcella di un avvocato che si occupa della questione. Fino a che il conto non sarà pagato per intero, sostiene, lui non ritirerà la denuncia in capo agli sposini.

Matrimonio non registrato,i problemi burocratici e la scelta di un sacerdote luterano

Ma nella storia degli sposini di Frosinone in fuga senza aver pagato il banchetto di nozze, un altro dettaglio aveva fatto discutere, ovvero il fatto che il matrimonio al centro dell’attenzione mediatica di questi ultimi giorni, in realtà risulta non sia stato nemmeno registrato e, prima ancora, come sostiene il sindaco di Ferentino, i due sposi non avevano adempiuto all’obbligo di pubblicazioni nell’albo pretorio del comune ciociaro dove lo sposo risiede da qualche tempo.

Secondo quanto sostiene Prioretti, i problemi burocratici a cui i due sposi sono andati incontro sarebbero scaturiti dalla complicazione che la moglie è residente in Germania, tanto che le nozze avrebbero dovuto essere celebrate dal parroco di Ferentino e, per mancanza di documenti, si è ripiegato su una cerimonia celebrata all’interno del ristorante da un sacerdote luterano arrivato appositamente dalla terra natia della sposa per celebrare l’unione.

Di fronte alle complicazioni burocratiche, racconta Prioretti al Corriere, la coppia non si è sentita di rimandare le nozze già organizzate nei minimi dettagli (tranne quello della cerimonia) e ha scelto comunque di festeggiare, regalando ad amici e parenti una lunga giornata di libagioni e divertimento, conclusasi anche con un finale a sorpresa nei giorni seguenti, che nessuno degli 80 invitati si sarebbe di certo mai aspettato.

PER APPRFONDIRE:

Le dichiarazioni del ristoratore e le dichiarazioni dell’avvocato.