La misteriosa morte di Alessio Vinci a Parigi è un caso, archiviato dalla polizia francese come suicidio, in cui in realtà nulla o quasi è ancora chiaro. Ecco tutti gli enigmi ancora da risolvere sulla fine dello studente italiano.
La morte di Alessio Vinci, tanti misteri ancora da svelare
La morte di Alessio Vinci, lo studente diciottenne ritrovato senza vita ai piedi di una gru in un cantiere di Parigi il 18 gennaio 2019, a distanza di tre anni e mezzo rimane ancora avvolta nel mistero.
Un ragazzo intelligente, studioso, affezionato al nonno con cui era cresciuto nella sua Ventimiglia prima di sfruttare le sue formidabili abilità matematiche trasferendosi a Torino per frequentare il Politecnico, facoltà di Ingegneria Aerospaziale. Questo era, secondo come lo descrivono amici e parenti, il giovane Alessio Vinci.
La sua fine in una città straniera dove nessuno, nemmeno l’affezionato nonno, sapeva si fosse recato ha sconvolto i suoi cari e lasciato senza risposta moltissime domande.
Il ragazzo era arrivato nella capitale francese il giorno prima del ritrovamento del suo cadavere, il 17 gennaio 2019, e aveva preso alloggio all’Hotel “Le Meridien Etoile” in un quartiere nella zona nordoccidentale rispetto al centro della capitale francese meta di turisti da tutto il mondo.
La mattina dopo viene ritrovato morto in un cantiere. La polizia francese archivia poco dopo il caso come suicidio: Alessio si è buttato da una gru.
Ad avvalorare questa ipotesi c’è un biglietto scritto in francese ritrovato nella stanza dove aveva alloggiato Alessio. Sul biglietto, parole che non lascerebbero dubbi sulla volontà di farla finita: “Non vi dico perché ho fatto quello che ho fatto, ma potete sapere che sono solamente una persona troppo stanca per continuare. Non mi importa se mi ricorderete come un pazzo. Me ne frego di cosa pensa la gente”.
Fin qui, tenendo presente questi soli elementi, l’ipotesi suicidio appare la più probabile, se non fosse che, andando a guardare i dettagli della storia di Alessio Vinci e anche ripercorrendo conversazioni, messaggi, e luoghi in cui il ragazzo è passato prima di morire, ci si trova davanti a una grande quantità di misteri insoluti.
L’enigma del messaggio cifrato
Uno di questi può tranquillamente definirsi un vero e proprio enigma. Alessio Vinci, che ha trovato una morte oscura a Parigi all’età di 18 anni, era un vero talento della matematica. E oltre al biglietto scritto in francese di cui abbiamo detto, in cui viene vergato un messaggio d’addio, nella sua stanza di hotel viene ritrovato un messaggio molto più oscuro. Una sequenza alfanumerica di cui ad oggi nessuno è riuscito a scoprire il reale significato: “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM“. Un messaggio che sembra adombrare un codice, e che diventa ancora più criptico in considerazione di un altro particolare. Le prime tre lettere, E.T.P., sono state ritrovate incise sotto la scrivania della stanza di Alessio Vinci a Torino.
Soldi, segreti e domande ancora senza risposta
Ma le stranezze non finiscono qui. Alessio aveva un rapporto viscerale con il nonno Vincenzo Ferraro, con cui ha vissuto fino al momento di lasciare casa per iniziare l’università. L’uomo racconta che il nipote lo chiamava anche tre o quattro volte al giorno e, insomma, il rapporto era molto stretto, improntato sull’affetto e la fiducia. Eppure Alessio non gli aveva detto nulla del suo viaggio a Parigi.
Non solo. Al nonno pochi giorni prima della partenza aveva parlato di una vincita di 150000€, testimoniata anche da una ricevuta della Banca di Monaco che in realtà il ragazzo aveva realizzato da solo tramite il suo computer.
E ancora, prima di morire Alessio Vinci chiamò un amico a cui chiese come poter fare a inviare una lettera facendola recapitare solo a distanza di un anno al destinatario indicato.
Solo mettendo in fila tutte queste stranezze, si comprende bene la determinazione del nonno Vincenzo a non accettare una spiegazione che risulta un po’ frettolosa, come quella del suicidio, e a scavare ancora per chiarire le tante ombre che a tre anni e mezzo di distanza ancora avvolgono la morte di Alessio Vinci a Parigi.