È attesa sulla pubblicazione del bando del concorso straordinario nella scuola 2023 che dovrebbe riguardare le assunzioni di 40mila candidati, almeno secondo le indiscrezioni di queste ultime settimane. Agli oltre 30mila posti già indicati nel decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale di settembre, si dovrebbero aggiungere altri 10mila posti che residuerebbero dalle procedure di immissione in ruolo di inizio anno scolastico 2023-2024. Non tutti i posti autorizzati dal ministero dell’Economia e delle Finanze sono andati a docenti abilitati nella materia di insegnamento, motivo per il quale le cattedre residue dovrebbero essere inserite nel calderone dei posti di chi abbia già esperienza di insegnamento nella scuola o il minimo dei crediti formativi universitari richiesto.
Il nuovo concorso straordinario nella scuola metterà a bando i primi 40mila posti del target fissato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Secondo indiscrezioni, il bando di concorso sarebbe già stato validato dalla Commissione europea, ma mancherebbe del visto. A questo, seguirà un altro concorso, nella prossima primavera, con le candidature dal canale ordinario (laurea più crediti formativi universitari) degli aspiranti docenti.
Concorso straordinario scuola 2023, attesa bando: ecco quanti sono i candidati per i 40mila posti
Potrebbe arrivare anche a giorni il bando del concorso straordinario nella scuola per l’autunno 2023. L’uscita è ritardata dalla necessaria approvazione della Commissione europea, rientrando le nuove assunzioni nelle regole del Pnrr. Al concorso potranno candidarsi i docenti che abbiano già effettuato almeno tre anni di servizio nella scuola negli ultimi cinque anni o che abbiano un numero di crediti formativi universitari (Cfu) pari a 24, conseguiti entro il 31 ottobre dello scorso anno. Sia nel caso dei docenti precari che degli aspiranti insegnanti con 24 Cfu, in caso di superamento del concorso occorrerà arrivare a 60 crediti formativi nell’anno di prova e tirocinio. Pertanto, i crediti mancanti sono, rispettivamente, 30 e 36.
Concorso straordinario scuola candidati, quale probabilità di uscire vincitori dalle prove?
I posti che verranno messi a bando nel concorso straordinario saranno 30.216 (già indicati dal decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale), 21.101 dei quali su insegnamento comune e 9.115 sul sostegno. A questi dovrebbero aggiungersi altri 10mila posti, derivanti da quelli non assegnati sull’insegnamento comune dalle operazioni di immissioni in ruolo dell’ultimo mese e mezzo. Il numero totale dei posti del nuovo concorso dovrebbe superare quota 40mila. Secondo indiscrezione, i candidati al concorso straordinario dovrebbero essere in tutto 100mila, con una proporzione di un vincitore ogni 2,5 candidati.
Sulle prove, il decreto ha già stabilito che non ci sarà un test preselettivo, ma i candidati dovranno superare una prova scritta e una orale. In quella scritta non vi saranno quesiti (a crocetta) sulle materie di insegnamento, ma solo domande in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico e metodologico, oltre alla verifica della lingua inglese e dell’informatica. Le competenze nelle materie di insegnamento e di sostegno saranno oggetto di verifica nella prova orale.
Abilitazione insegnamento e nuove assunzioni di docenti nel 2024
Nella primavera del 2024 uscirà anche il bando di concorso ordinario nella scuola per gli aspiranti docenti in possesso della laurea e di almeno 30 dei 60 crediti formativi universitari (Cfu) nel frattempo conseguiti con la partenza dei corsi presso gli atenei. Il numero dei posti a bando dovrebbe coprire i pensionamenti nella scuola (circa 25mila, di media, all’anno), ed eventuali cattedre che dovessero residuare dal concorso straordinario.
In totale, le procedure del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dovrebbero portare all’immissione in ruolo di 70mila insegnanti entro la fine del 2024. Non è escluso che il numero richiesto possa essere meno vincolante, eventualmente concedendo maggiore tempo alle procedure assunzionali già avviate.
Per la partenza dei corsi dei crediti formativi universitari degli aspiranti docenti, le ultime indiscrezioni prospettano tempi ristretti per la partenza dei corsi. Proprio in previsione del concorso ordinario nella prossima primavera, l’imperativo del ministero dell’Istruzione sarebbe quello di far uscire i primi insegnanti abilitati entro la fine di febbraio 2024.