Ritrovata sul pavimento del suo appartamento a Wickham road, a  Clochester, in un bagno di sangue, ridotta in fin di vita dalle numerose coltellate con cui il marito avrebbe infierito sul suo corpo: ecco la scena del femminicidio di Antonella Castelverde, che le forze dell’ordine britanniche si sono ritrovate davanti il 1 giugno 2022. La donna infatti, ancora viva al momento dei soccorsi, è deceduta poco dopo.

Femminicidio Antonella Castelverde, il marito alla sbarra

Quando la polizia dell’Essex è entrata nell’appartamento dove ha ritrovato il corpo della donna 52 enne, martoriato da quindici coltellate, i sospetti di quella morte violenta sono immediatamente ricaduti sul marito, Ertan Ersoy, di origine turco-siriano ma di passaporto inglese, ritrovato anche lui ferito, accompagnato in ospedale per le prime cure e per il quale è subito scattato lo stato di fermo.

Antonella Castelverde era sposata con quello che è stato sin da subito accusato di essere il suo assassino, con cui conviveva nella casa di una zona residenziale di Colchester, nella contea dell’Essex a nord est di Londra. La donna , di origine bresciana, nata a Bagnolo Mella, si era infatti trasferita da diversi anni in Inghilterra dove esercitava la professione di docente universitaria, insegnando letteratura inglese all’Università del Suffolk.

Antonella e suo marito, anche lui docente universitario, avevano anche una figlia, una bambina di 5 anni che per fortuna al momento della tragedia non era in casa e, morta la madre e con il padre in carcere, è stata affidata prima ad una comunità protetta e poi a una famiglia.

Il marito di Antonella Castelverde, il marito “Autodifesa”

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la mattina del 1 giugno 2022  Ertan Ersoy si è accanito con ben 15 colpi di arma da taglio contro la moglie e per la polizia inglese, sin da subito la scena ha lasciato molti pochi dubbi facendo pensare a un femminicidio, un omicidio maturato nell’ambito di tensioni famigliari.

L’accusa che pende su Ertan Ersoy è quella di omicidio volontario, ma nei giorni scorsi l’uomo è stato ascoltato in tribunale, raccontando la sua versione della morte di Antonella Castelverde. Il marito non ha negato di averla uccisa a coltellate ma ha sostenuto che l’abbia fatto solo nel tentativo di difendersi, avendo dovuto parare i colpi che per prima la donna avrebbe scagliato su di lui. In realtà per l’accusa la dinamica è molto chiara dati gli elementi emersi in mesi di indagini.

Antonella è stata colpita quindici volte: al ventre, al petto e, con i due colpi che le sono risultati fatali, alla gola. Il marito invece aveva solo due ferite superficiali al ventre al momento in cui è stato medicato in ospedale, frutto del probabile tentativo di difesa della donna. Il suo tentativo di convincere il tribunale che il suo sia stato un atto colposo pare non aver convinto nessuno.

Uccisa dal marito per invidia

Ma cos’è che ha scatenato la furia di Ertan Ersoy, il marito accusato del femminicidio di Antonella Castelverde?  Gli inquirenti parlano di un raptus scatenato da una questione che già da tempo stava scavando un solco profondo nel rapporto tra marito e moglie. Entrambi docenti universitari nello stesso ateneo, lei di letteratura inglese, lui un precario insegnante di matematica, lo squilibrio di carriera era ciò che più li divideva, almeno agli occhi del marito che soffriva il successo di una moglie, considerata autorevole, molto apprezzata da colleghi e studenti e autrice di pubblicazioni importanti.

Sarebbe stata dunque l’invidia ad armare la mano di Ertan Ersoy e la morte di Antonella non sarebbe stata affatto una tragica fatalità conseguita alla necessità di difendersi dall’aggressione di lei. Anche dopo la sua deposizione in tribunale la posizione dell’uomo rimane gravissima e la tesi di assassinio volontario addirittura rafforzata dopo il suo goffo tentativo di costruire una difesa che fa acqua.