Prima calciatore, poi agente sportivo, Giovanni Bia è stato un difensore roccioso, con il vizietto del gol. Cresciuto nel settore giovanile del Parma, maglia con cui ha esordito in Serie A nel 1992, una brillante annata a Cosenza gli è valso il trasferimento al Napoli di Marcello Lippi. Con la squadra partenopea ha disputato una sola stagione, prima di approdare all’Inter. Due squadre che oggi si danno battaglia in campionato, entrambe reduci da ottime prestazioni in Champions League. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera di procuratore, curando gli interessi di numerosi calciatori. Per commentare la prestazione contro il Real Madrid e il momento del Napoli di Garcia, Bia è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Il Napoli di Garcia, Bia a Tag24

Il Napoli esce sconfitto dallo stadio Maradona contro il Real Madrid. Eppure il 3 a 2 finale non lascia strascichi, anzi. La prestazione fatta contro la squadra di Ancelotti non è altro che un segnale di crescita e maturazione. Il tecnico francese ha deciso di giocarsela alla pari e ha fatto bene. Ha dimostrato che la sua squadra è forte e che sta tornando ai livelli della scorsa stagione. Per commentare la prestazione contro il Real Madrid e il momento del Napoli di Garcia, Bia è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Contro il Real Madrid non era semplice, come hai visto la squadra di Garcia?

“Martedì sera ho visto il Napoli e devo dire che la squadra di Garcia ha fatto una grandissima partita ed è stato completamente sfortunato davanti a un Real Madrid sicuramente forte, ma che non ha schiacciato gli avversari. Penso che sia un buon segnale di ripresa, nonostante la sconfitta gli azzurri hanno dimostrato che stanno bene e che possono competere con chiunque, a qualsiasi livello”.

Quindi crisi scacciata?

“Secondo me è esagerato utilizzate il termine crisi. Il Napoli ha cambiato allenatore, ha cambiato metodo di lavoro. Penso semplicemente che gli serva del tempo per far sì che i ragazzi possano percepire le idee di Garcia e farle loro. Quando cambi il comandante cambia tutto. Il tecnico francese è arrivato e ci ha voluto mettere del suo, senza copiare Spalletti, nonostante avesse fatto un grande lavoro. Giusto o sbagliato che sia, ora c’è lui su quella panchina e vuole imprimere la sua idea di gioco. Era normale che ci volesse tempo per far assimilare ai calciatori certi meccanismi. Ma nonostante tutto questa resta una grande squadra, con giocatori straordinari”.

Una squadra che può lottare anche per lo scudetto?

Assolutamente sì, tranquillamente. È chiaro che l’Inter è partito fortissimo e se dovesse mantenere questo ritmo sarebbe complicato per chiunque altro stargli dietro, Milan compreso. Con il Benfica quella di Inzaghi ha dimostrato di essere una squadra solida e bella, e ha giocato anche molto bene, cosa che non sempre faceva. Se i nerazzurri sono questi diventa difficile per tutti, ma se dovessero avere qualche momento di difficoltà, sono certo che in corsa rientrerebbe anche il Napoli”.

Per ambire a determinati traguardi serve l’apporto di tutti. Osimhen il suo lo sta facendo, ma possiamo dire che il caso è rientrato?

“Quello che succede dentro e fuori dal campo sono due cose completamente diverse. Io ho giocato e vi assicuro che tutto ciò che accade all’esterno, nello spogliatoio, con la società o con i tifosi, quando entri in campo lo dimentichi. Non ti puoi lasciar influenzare, devi pensare solo alla partita, fare la prestazione per 90 minuti e mantenere la concentrazione. In settimana puoi avere dei pensieri, ma quando metti la maglia della squadra a cui appartieni non puoi farti distrarre da altro. Lui ha rivolto in settimana un pensiero importante al popolo azzurro, ha detto che nessuno potrà mai rovinare il suo rapporto con i tifosi del Napoli. È stata una cosa molto bella che fa capire a mio avviso lo spesso della persona”.

Dopo lo sforzo in Champions, domenica il Napoli dovrà affrontare la Fiorentina. Che partita sarà?

“Difficile sicuramente. La Fiorentina è una squadra rognosa da affrontare, che sa quello che vuole e gioca bene a calcio. Soprattutto Italiano imposta le partite facendo giocare male l’avversario e mettendolo in grande difficoltà. Penso che il Napoli potrà vincerla solo con tanta pazienza, servirà fino a che non riuscirà a sbloccare il risultato. In caso in gol nel primo quarto d’ora invece sarà tutto diverso. La viola è molto pericolosa, una squadra difficile da affrontare”.

Ultimo caso in casa Napoli, l’agente di Mario Rui ha attaccato la gestione di Garcia. C’è anche con il difensore qualche scricchiolio all’interno dello spogliatoio?

“Non mi intrometto nelle questioni degli altri agenti perché sarebbe irrispettoso, e poi non so cosa succede all’interno. Spesso capita che gli agenti dicano cose che i giocatori non pensano, ma non so se sia questo o meno il caso e non voglio esprimere giudizi su una cosa che non conosco”.