La testa è sempre stata uno dei punti di forza di Marco Ballotta. L’ex portiere di Inter e Lazio riusciva sempre a scendere in campo con la consapevolezza del suo valore, al netto di possibili errori. Perchè il segreto è questo: riuscire a rimanere impermeabili alle feroci critiche per non scalfire le proprie certezze, che per un ruolo come il portiere è la benzina necessaria per performare al meglio.

La testa al di sopra di tutto, quella che Onana non riesce a controllare al Manchester United. Il camerunense è entrato in un circolo vizioso da cui non riesce più ad uscire. Tanti gli errori che stanno condizionando il suo percorso con i Red devils, con i tifosi che hanno già chiesto la testa del giocatore puntando al ritorno di De Gea. Situazione difficile, che denota una cosa sola: “Ad oggi Onana sta dimostrando di non essere forte mentalmente” afferma Ballotta, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato anche la scelta dell’Inter di puntare su Sommer e la situazione relativa ai portieri italiani.

Marco, com’è possibile che Onana stia facendo così fatica allo United? Il portiere ammirato all’Inter è solo un ricordo ormai

“Quando entri in un vortice del genere fai fatica ad uscirne. Le questioni tecniche finiscono in secondo piano, il problema diventa la testa. Quando sei sotto pressione passi da essere forte a insicuro in un attimo. Onana in questo momento sta dimostrando di non riuscire a superare questa situazione. L’anno scorso ha fatto benissimo, forse troppo. E’ stato decisivo, e questo gli ha permesso di poter viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, mentre quest’anno sta facendo fatica. Forse ha bisogno di riposo, rimanere fermo qualche partita per riordinare le idee e ripartire, perché uno non si può scordare ciò che ha fatto l’anno passato. Non si è dimenticato di parare, deve solo ritornare se stesso”.

Hai detto “l’anno scorso ha fatto benissimo, forse troppo”. E’ un giocatore sopravvalutato?

“Più che altro è un discorso di valutazione. L’anno scorso ha fatto benissimo e dunque ci si è basati solo su questo, secondo me esagerando. Penso che si debba valutare un giocatore sul lungo periodo e non solo dopo un anno. Poi l’Inter ha fatto bene a venderlo perché l’offerta era ottima, con i nerazzurri che lo hanno rimpiazzato con un portiere di pari livello, risparmiando molto e non creando problemi in porta. Onana non è sopravvalutato, ma non è il prototipo del portiere che a me piace”.

Non è forte mentalmente dunque

“Un portiere deve esserlo per poter fare bene nel suo ruolo. Saper reagire subito è fondamentale, altrimenti hai tutti contro. Poi non ha 15 anni, è già abbastanza navigato, deve affrontare certe situazioni nella maniera giusta. Tipo Szczesny: è incappato in alcuni errori, ma si è ripreso velocemente. O come Donnarumma, che incappa in un errore ma si riprende la partita dopo. Questi sono portieri mentalmente pronti, Onana non sta dimostrando questo ora”.

Che ne pensi di Sommer?

Non mi fa impazzire. E’ esperto e ha fatto bene, però c’è differenza tra i portieri di oggi e quelli di una volta. Adesso ci sono 3-4 portieri veramente forti tipo Allison, Courtois, e Vicario che sta facendo una gran bella figura con il Tottenham. Questo vuol dire che stiamo tornando ad alti livelli con i portieri italiani”.

Ma allora perché l’Inter non si è mossa per un portiere italiano?

“A causa della mentalità che abbiamo. Dobbiamo sempre vedere più da altre parti o giocare sul sicuro e non dare possibilità ai giovani di poter crescere anche in realtà importanti, dunque si punta sull’esperienza per andare sul sicuro. Ma il movimento italiano funziona. Magari avere Sommer e dietro un giovane da far crescere sarebbe l’ideale, ma non si guarda molto al futuro, si pensa solo al presente”.

Dei portieri italiani chi ti sta piacendo?

Meret è uno dei portieri che ha avuto poche occasioni per dimostrare il suo valore, ma al Napoli è riuscito ad imporsi. La papera con il Real? Sul terzo gol la palla è stata deviata, il tiro era velocissimo e la minima deviazione lo ha messo fuori causa, se non fosse stata toccata l’avrebbe parata. Poi la sfortuna vuole che la palla gli sia sbattuta addosso. Non dico che è esente da colpe ma non lo condanno. L’errore ci può stare, bisogna guardare il contesto generale. Di Gregorio anche da qualche anno sta facendo molto bene, così come sta crescendo anche Carnesecchi. C’è sempre Donnarumma, anche se deve eliminare alcuni errori a livello di concentrazione, le potenzialità le ha dimostrate eccome. Ma la testa è tutto”.

Quindi in Nazionale avanti con Donnarumma o bisogna guardarsi intorno?

“Penso che Spalletti si stia guardando intorno, adesso abbiamo tanta scelta. Fino a quattro anni fa avevi solo Donnaruma e dovevi sperare che non prendesse il raffreddore. Ora invece ci sono tante alternative che creano competizione, ben venga. Di i nomi ce ne sono e anche buoni”.