Il pareggio contro il Genk in Belgio nella prima giornata di Conference League obbliga la Fiorentina a vincere domani al Franchi contro il Ferencvaros. I ragazzi di Vincenzo Italiano hanno cominciato alla grande in campionato e vogliono mantenere la scia anche in Europa dove l’obiettivo è vendicare la sconfitta in finale della passata stagione. Fra i punti fermi della formazioni viola ci sta l’argentino Martinez Quarta che ha saputo convincere la piazza in queste prime uscite dopo una estate con la valigia pronta per salutare la Toscana. Il difensore centrale ha già timbrato due volte in Serie A contro Atalanta e Udinese, reti che hanno convinto l’allenatore ha non toglierlo più dal campo.
Fiorentina-Ferencvaros. La conferenza di Martinez Quarta
Una estate intera con la Fiorentina alla ricerca di un difensore centrale. La cessione di Igor al Brighton per 15 milioni di euro è stata rimpiazzata con l’arrivo del colombiano Yerri Mina che però ha già dimostrato la scarsa tenuta atletica con una lesione muscolare che lo sta costringendo a rimanere in infermeria. In uscita ci stava anche Martinez Quarta che era finito sul taccuino del DS del Betis Siviglia, una operazione che non ha mai trovato la conclusione con l’argentino che quindi è rimasto nel capoluogo toscano.
Vincenzo Italiano lo aveva chiesto a gran voce per poi doversi arrendere quando la priorità è diventata l’attaccante. Gli acquisti di Beltran e Nzola hanno chiuso quindi a nuovi arrivi in rosa con Martinez Quarta retrocesso ad alternativa di Milenkovic. L’infortunio di Mina e la prestazione opaca di Ranieri contro l’Inter hanno quindi concesso una opportunità all’argentino che ne ha approfittato a suon di gol e partite positive tanto che non è più uscito dagli undici titolari.
Ha vissuto una estate travagliata con diverse voi di mercato che ti portavano via da Firenze, ci racconti come ti sei ripreso la maglia viola?
“Quello che è successo in estate fa parte del passato, sono rimasto alla Fiorentina e sono felice di questa scelta. Non nascondo che ho ricevuto offerte che mi intrigavano ma l’unica cosa che conta è essere rimasto qua senza dispiacere. Con i compagni stiamo lavorando bene e quindi dobbiamo continuare così“.
I risultati che state ottenendo vi fanno lavorare meglio durante la settimana?
“Quando si vince diventa tutto più divertente per tutti. Abbiamo cominciato alla grande la stagione e a livello personale ho anche segnare due reti, questo è successo perché il mister mi sta dando più libertà di sganciarmi in area avversaria. Sto giocando con continuità ma sono consapevole che non devo mai calare il mio rendimento per non perdere il posto, ogni partita è un esame da dover superare“.
La Conference League è un obiettivo stagionale?
“Non abbiamo nascosto che questa coppa per noi è davvero importante, l’abbiamo onorata lo scorso anno arrivando in finale e ora vogliamo giocare la rivincita. Ci teniamo tantissimo all’Europa, nello spogliatoio ci siamo detti che dobbiamo arrivare fino in fondo“.
Difensore col vizio del gol ma anche tanta qualità in fase di impostazione. Da dove nasce questa tua capacità?
“Quando ero piccolo nel River Plate ho giocato da centrocampista e quindi mi è rimasta questa dote di costruire la manovra dalla difesa o di inserirmi in area avversaria. Il Mister ha sempre saputo di poter contare su di me e io cerco di lavorare ogni giorno con la massima serietà. Sappiamo tutti che il calcio non è giusto e quindi ci sono partite storte ma io continuo a spingere in allenamento per imparare dagli errori e non ripeterli più“.
Alla luce delle tue prestazioni, ti aspetti una chiamata di Scaloni con l’Argentina?
“E’ il sogno di tutti giocare nella propria nazionale e non posso negare di voler tornare ad indossare quella maglia. Una chiamata sarebbe una rivincita personale visto che sono rimasto fuori dall’elenco per il Mondiale in Qatar. Io continuo a lavorare con serenità e sono convinto che arriverà una chiamata“.
Il tuo connazionale Nico Gonzalez è diventato trascinatore per la Fiorentina?
“Il valore di Nico lo conosciamo bene, per noi è un giocatore fondamentale. Sta segnando tanto ma soprattutto è decisivo con le sue giocate per cui ci auguriamo che possa continuare così per tutta la stagione. Essendo entrambi argentini ci frequentiamo anche fuori dal campo e gli voglio davvero bene, è cresciuto tanto e ora è diventato un leader in questo spogliatoio e un idolo per la piazza“.