Il ghigno sotto i folti baffi, fortissimo di testa, un vero e proprio rapace dell’area di rigore, Roberto Pruzzo si affaccia al grande calcio a Genoa, ma è a Roma che si consacra. Direttamente da Crocefieschi, un piccolo paesino in provincia di Genova di poco più di 500 anime, negli anni Ottanta diventa protagonista indiscusso nella Capitale. Dopo una prima stagione con qualche difficoltà, torna ad essere un bomber implacabile e con la maglia giallorossa, soprattutto sotto la guida di Liedholm si toglie le soddisfazioni più importanti della sua carriera. Vince uno scudetto nella stagione 1982/83 e ben 4 Coppe Italia e sfiora il sogno della Coppa dei Campioni, svanito ai calci di rigore. Si laurea capocannoniere in Serie A per tre volte e in un’occasione anche in Coppa Italia. Chi meglio di un attaccante che ha scritto la storia romanista può parlare di Big Rom? Per commentare l’impatto di Lukaku sulla Roma, Pruzzo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L’impatto di Lukaku sulla Roma, Pruzzo a Tag24
La vittoria con il Frosinone consente alla Roma di Josè Mourinho di tirare un sospiro di sollievo e scacciare, almeno per ora, la crisi che aveva messo in dubbio anche la posizione del mister. A fare la differenza ci pensa sempre lui, Romelu Lukaku. Cinque presenze e già tre gol realizzati, un impatto pazzesco quello del belga dal suo arrivo nella Capitale. In tutta la storia del club, solo due attaccanti erano riusciti a fare meglio. Si tratta di Gabriel Omar Batistuta, con 6 gol e Stephan El Shaarawy con 4, nelle prime 5 partite di Serie A, nell’era dei tre punti a vittoria. Per commentare l’avvio di stagione di Lukaku a Roma, Pruzzo, specialista del gol e storico attaccante giallorosso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
“Mi aspettavo esattamente un impatto così da parte di Lukaku. La preoccupazione – ha esordito l’ex bomber – poteva essere legata solo alla sua condizione fisica, ma sul valore dell’attaccante non si potevano avere dubbi. In estate non aveva fatto la preparazione con nessuno, non aveva giocato partite e neanche amichevoli, semplicemente si era allenato da solo, era solo questa la perplessità. L’incognita di quanto ci avrebbe messo per entrare in forma e diventare decisivo. In realtà poi ha dimostrato sul campo di stare bene e dal suo arrivo a Roma è tornato decisivo, come d’altronde è sempre stato in carriera”.
Secondo molti, il belga è un bomber con caratteristiche perfette per il gioco dello Special One. “Non so se è l’attaccante giusto per Mourinho– ha continuato Pruzzo – mi sembra che sia uno che si adatta a qualsiasi soluzione. Ha giocato sotto la guida di vari allenatori e ha sempre fatto bene, con qualunque sistema di gioco. È un grande bomber, è uno forte e basta e lo sta dimostrando partita dopo partita”.
Il percorso in Serie A
Eppure, nonostante Lukaku, la Roma ha incontrato parecchie difficoltà nel percorso in Serie A.
“La Roma non è partita bene, ha avuto parecchi passaggi a vuoto. È difficile adesso capire quali siano stati i veri motivi. Però l’importante ora è arrivare bene alla sosta, perché è vero che il campionato è già iniziato da un po’, ma le partite e i punti a disposizione sono ancora tanti. Parliamo di 30 gare ancora da disputare – ha sottolineato l’attaccante – 90 punti da poter conquistare. C’è ancora modo di lottare per qualcosa di grande. Io penso che se la squadra riuscisse a recuperare tutti i calciatori che in questo momento sono infortunati e Mourinho avesse tutta la rosa al completo a disposizione, potrebbe fare benissimo. I giallorossi devono ritrovare fiducia, questo è il primo obiettivo della squadra, dell’allenatore e della società”.
Roma-Servette: obiettivo Europa League
Archiviata la vittoria con il Frosinone, e prima di concentrarsi sulla sfida di Cagliari di domenica pomeriggio, la Roma sarà domani impegnata in Europa League contro il Servette.
“Non c’è dubbio che la Roma debba puntare ad arrivare fino alla fine in Europa League. C’è ancora l’amaro in bocca per la finale con il Siviglia, magari quest’anno potrebbe andare diversamente, basterebbe trovare una situazione diversa all’ultimo atto. Non c’è però nulla di facile né di scontato. La coppa europea è una grande competizione e ci sono grandi squadre. Secondo me ce la giochiamo. Mourinho? Zero dubbi sul mister” ha concluso Pruzzo.