Papa Francesco “è invitato in Ucraina da me, sarei lieto se venisse”: parola di Volodymyr Zelensky, che ribadisce l’invito a Kiev nei confronti di Bergoglio. Il presidente ucraino ha rilasciato un’intervista a Sky Tg24 nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’.
L’occasione si è rivelata propizia anche per ringraziare l’Italia per il suo impegno nei confronti del Paese invaso. Un grazie al ministro Antonio Tajani, che “abbiamo ricevuto” e con il quale “abbiamo avuto fruttuosi colloqui”. Ma soprattutto a Giorgia Meloni, con la quale intercorre una “relazione personale” e un rapporto “basato sui valori in comune”.
I rapporti tra i nostri team sono basati su principi di onestà, e vorrei ringraziare per questi buoni rapporti, vorrei non perderli.
Zelensky ha poi ribadito l’importanza del conflitto non solo per il popolo ucraino, ma per tutti gli alleati occidentali.
Questa è la guerra più importante nel mondo occidentale, noi facciamo di tutto per far sì che questa diventi l’ultima guerra in tutto il mondo per assicurare il rispetto dell’integrità territoriale. Ringrazio l’Italia per il sostegno, è molto importante il sostegno dell’Europa e di tutto il mondo che ci permette di unire le forze nella lotta contro la Russia.
Il leader ucraino: “Convinto che gli Usa resteranno con noi”
Il presidente del Paese invaso ha poi tracciato una panoramica relativa alla situazione sul fronte. La controffensiva “va avanti”, con le truppe che fanno “tutto per respingere il nemico”.
Le difficoltà è che ci sono campi minati, mancano proiettili e l’antiaerea. La difesa aerea è importante per la controffensiva ma anche per proteggere la popolazione.
A questo punto Zelensky ha richiamato all’impegno gli alleati occidentali, sottolineando quanto sia “importante” che questi ultimi “non siano stanchi e siano motivati come noi”.
Noi resistiamo, vogliamo che i popoli di diversi Paesi siano fiduciosi nei loro leader.
L’Ucraina sente “che c’è sostegno dagli Usa, dalla Casa Bianca e dal Congresso”: gli Stati Uniti “forniscono sostegno in questi tempi difficili”. Nonostante le “diverse opinioni espresse”, dunque, “la maggior parte” sostiene l’Ucraina “e sono convinto che avremo sostegno anche nel futuro”.
Gli Stati Uniti sono un Paese molto importante e hanno un leader che garantisce sostegno all’Ucraina per difendere la democrazia. Sono convinto che gli Usa resteranno con noi e l’Europa sarà dalla nostra parte.
Zelensky e l’invito a Papa Francesco: “Colloqui tra Russia e Vaticano, loro non interessati alla diplomazia”
Nessuno spiraglio sul piano diplomatico: la conclusione pacifica del conflitto sembra distante anni luce.
La Russia non è interessata alla via diplomatica. Ci sono stati colloqui del Vaticano, anche la Turchia ci ha provato ma il risultato è sempre lo stesso: nessuno è riuscito, non perché i leader non sono forti ma perché la fine della guerra è contraria ai desideri di Putin.
Lo zar russo, secondo Zelensky, “ha deciso di andare avanti”: qualsiasi accordo sarà bloccato da Putin, “basta guardare l’accordo sul grano”. A questo punto del conflitto, spiega, la Russia “è più debole rispetto a come era all’inizio della guerra”.
La loro intenzione è congelare il conflitto, ma questo non sarà di aiuto per l’Ucraina. Qualsiasi pausa significa aiutare la Federazione russa.