Benjamin Labatut esce con il suo nuovo romanzo che parla del pensiero scientifico, raccontato con gli occhi di John von Neumann, il genio grazie al quale nacquero le basi dell’Intelligenza Artificiale.

“Maniac” di Benjamin Labatut, la trama

Nello scenario post apocalittico dovuto al clima del secondo dopoguerra, John von Neumann (1903-1957) costruisce il “Maniac” , una macchina che fungeva da calcolatrice per illuminare di un potere infinito la scienza. Non in molti capiscono che da quell’idea, ormai diventata concreta, si sta sviluppando un cambiamento epocale.

Questo dispositivo non soltanto ha aperto le porte all’era dell’informatica per l’intera umanità, ma ha anche innescato una minaccia esistenziale: la guerra termonucleare.

Tramite le voci di familiari, amici, colleghi e rivali, Labatut ci accompagna in un viaggio straordinario, alla scoperta delle menti più brillanti d’Europa. Esplora le tumultuose rivoluzioni della meccanica quantistica e le sfide esistenziali della matematica, fino a condurci all’Institute for Advanced Study a Princeton, dove sono state gettate le basi delle potenti tecnologie digitali che oggi governano la nostra società.

Nel suo libro “Maniac”, l’autore ci introduce in un oscuro universo in cui l’umanità, mentre cerca di padroneggiare l’evoluzione e di esplorare le profondità del cosmo, si trova al limite, rischiando di precipitare nella follia più totale.

Chi è Benjamin Labatut

Nato nel 1908 a Rotterdam nei Paesi Bassi, Benjamin Labatut cresce tra l’Aia, Buenos Aires e Lima.


Laureato in giornalismo, la crescita nel mondo dell’informazione non lo distacca dall’amore per le materie scientifiche, che lo porta ad indagare negli abissi dei mondi metafisici, cercando di individuarne il mistero.


E’ capace di unire il genio alla scrittura. La passione per il mondo della matematica, tanto da attestargli una visione quasi metafisica della scrittura, tale da renderlo unico.


Il suo amore e la sua passione per la scienza lo rendono un autore appassionato e uno scrittore visionario.

I libri che lo hanno reso famoso

Benjamin Labatut ha presentato “Maniac” oggi 4 ottobre ’23 durante la manifestazione di “Più Libri più liberi” a Roma.


Capace di unire stili differenti e padroneggiando la scrittura in ogni sua sfaccettatura, con ” Maniac ” Labatut diventa padre della letteratura, come della scienza, due branche che fanno sempre più fatica a distaccarsi e a dissociarsi nel mondo moderno.


Il pensiero scientifico stavolta passa per le mani del genio di John von Neumann, il matematico senza il quale non esisterebbe l’Intelligenza Artificiale, ispiratore dell’opera.


Le tematiche affrontate secondo questo nuovo modo di vedere il mondo uniranno nuovamente i vari stili come ad esempio il Saggio, la Fiction, il reale che diventa non detto.

Per citare le sue opere più famose :

  • La Antártica empieza aquí (2009, Racconti)
  • Después de la luz (2016); 
  • Un verdor terrible (2020) 
  • Quando abbiamo smesso di capire il mondo (2021)
  •  La piedra de la locura (2021)
  • The MANIAC (2023)


Proprio con quest’ultima opera “Maniac”, Labatut riceve a Capri il premio Malaparte 2023, conclusasi proprio lo scorso 1 Ottobre.