Dopo la vittoria contro Alcaraz in semifinale, Jannik Sinner vince gli ATP Pechino battendo per la prima volta il russo Medvedev

Battuto per la prima volta Medvedev: Jannik Sinner vince gli ATP Pechino

Dopo la vittoria contro Alcaraz in semifinale per 7-6(4) 6-1, Jannik Sinner vince gli ATP Pechino battendo per la prima volta il russo Medvedev con il risultato finale di 7-6 7-6. Con la vittoria raggiunta ieri contro lo spagnolo, il tennista italiano aveva già raggiunto un risultato storico per il tennis tricolore, conquistando il quarto posto nel ranking ATP. Un traguardo che in passato era stato conseguito solo da Adriano Panatta, quando nel 1976 vinse insieme il Roland Garros e la Coppa Davis. Tutto il mondo del tennis si è congratulato con l’’altoatesino: da Matteo Berrettini a Nicola Pietrangeli. Senza dimenticare Panatta stesso, il quale ha successivamente dichiarato alla Gazzetta dello Sport, la sua felicità per quanto fatto da Sinner, complimentandosi anche per come ha giocato contro Alcaraz:

Voi probabilmente non mi crederete, ma sono contento per lui. È un bravissimo tennista e mi dicono che sia anche un bravissimo ragazzo.

Ora però, messi da parte gli allori e complimenti per quanto fatto ieri, per Sinner si profilava il match decisivo, la grande finale contro uno dei suoi più acerrimi rivali. Quel Medvedev con cui ha perso tutte e sei le volte che i due si sono incrociati. Che sia questa la volta buona per sfatare questo tabù?

ATP Pechino: Sinner batte per la prima volta Medvedev, il trofeo è suo

Il match conclusivo dei China Open di Pechino è iniziato con un leggero ritardo, causa premiazione del doppio maschile sempre sul Diamond Court. Per la cronaca, ad aggiudicarsi il titolo sono stati Ivan Dodig e Austin Krajicek, i quali hanno battuto Wesley Koolhof e Neal Skupski per 6–7, 6–3. Jannik Sinner – arrivato alla dodicesima finale della sua carriera – imbocca l’ingresso da quarto al mondo. Dall’altra parte èerò c’è il numero tre del ranking ATP, ovvero quel tennista che nel 2023 ha vinto più sul cemento: Daniil Medvedev. La prima sfida tra i due risale al 2020, a Marsiglia, quando si incontrarono agli ottavi: da quella data sempre lo stesso – amaro – copione per altoatesino. Ma ora la gara è iniziata, e questo copione non è ancora stato scritto. Sinner vince il primo game e sembra voler mettere subito pressione all’avversario, peccato per un errore sul rovescio, il quale permette al russo di pareggiare portando il risultato sull’1 a 1. Qualche piccola sbavatura in queste fasi iniziali le commette anche Sinner, ma la sensazione che sia lui a comandare i giochi non si attenuta, accompagnata da una continua presenza offesiva. Una sua bella volée nei pressi della rete cambia la rotta: partito sotto 0 contro 30, riesce a prendersi il game del 3 a 2. Il primo set così è suo, conquistato con il risultato di 7 -2 al tie break.

Sinner parte forte anche nel secondo set e non perdona alcune leggerezze del russo. Sa gestire ed alternare la calma e la potenza, come nello scambio ad inizio del tie break del secondo set. I due offrono alcuni scambi di un’intensità incredibile, per la gioia del pubblico presente. La pressione c’è, ma Sinner sa come affontarla, trovandosi a giocare due tie break in una finale ATP contro un avversario capace di batterlo 6 volte su 6. Affrontare due tie break contro Medvedev e vincerli entrambi. Sinner batte meritatamente il rivale e si impone come campione dei China Open di Pechino.
Una vittoria raggiunta battendo rispettivamente il numero due in semifinale e il numero tre del ranking ATP in finale.