Le differenze tra i mezzi di trasporto sono molteplici. Il fattore comune è però imprescindibile e si chiama sicurezza. Al di là della tipologia del mezzo e della tecnologia attuale. È per esempio impossibile attualmente vedere pullman turistici con motori elettrici, come i bus che girano nelle nostre città. O come il bus che, a Mestre, ieri sera è volato oltre un guardrail per cause ancora tutte da accertare, fino al catastrofico epilogo che ben conosciamo. E torna il fattore comune: “Io guido, dietro di me ci sono 50 persone e la sicurezza deve essere allora per me la primissima cosa”. E ancora: “Ci sono clienti che ci chiedono anzitutto informazioni sul prezzo. Non può andare così”.

Intervista a Riccardo Verona (An.Bti) sulle possibili cause del disastro di Mestre

A parlare è Riccardo Verona, presidente dell’An.Bti, l’associazione nazionale bus turistici italiani, che ricorda: “La società operante nel settore dei pullman turistici compra il mezzo ‘per intero’ e può allora conoscerne tutte le caratteristiche. Se parliamo invece di mezzi del trasporto pubblico, che acquisti attraverso un bando pubblico ci sono aspetti che non puoi controllare direttamente e sono riportati nella scheda tecnica. Tutti i veicoli passano comunque i necessari collaudi”.

La tecnologia ci consente di avere a disposizione molti dispositivi di sicurezza. A Milano, di recente, è passato l’obbligo del cosiddetto sensore dell’angolo cieco. “In una città come Milano, con tutti gli ostacoli che presenta, è però un ‘bip’ continuo. E allora dico: questi nuovi ritrovati devono tenere conto anche delle necessità di chi guida. Bisogna analizzare tutti gli aspetti”.

Le possibili cause dell’incidente, dal malore a un malfunzionamento

Ragionando, poi, sulle possibili cause dell’incidente di Mestre: “Si è parlato di malore. Ma, considerando la posizione di guida su autobus e pullman, quando hai un malore o un colpo di sonno, a meno che non metta la guida ‘in automatico’, il piede destro istintivamente alleggerisce la pressione sull’acceleratore e si alza. Per questo mi sembra strano”.

E lo stato del guardrail? “L’ho visto e mi sembra vecchiotto – risponde Verona – ma lo puoi distruggere se arrivi frontale e con una certa velocità. Se un mezzo di trasporto con quel peso ci arriva con la fiancata, a una velocità contenuta, il guardrail dovrebbe tenere. Mi sembra strano anche questo. Sentivo piuttosto voci di qualcosa che fumava. Non so adesso se questa cosa verrà confermata. Comunque sia andata, resta l’immane tragedia e li piangiamo tutti: passeggeri e conducente“.