Gli ultimi sondaggi politici Euromedia aggiornati al 3 ottobre confermano i dati emersi già da altre rilevazioni, certificando però anche alcune sorprese. Tra la gestione dell’immigrazione e le previsioni economiche contrastanti, il governo è stato chiamato a rispondere in modo produttivo a diverse problematiche. Tuttavia, nonostante le avversità, una figura continua a emergere come particolarmente apprezzata dalla popolazione: Giorgia Meloni. Al contempo, il partito che guida, Fratelli d’Italia, mantiene salda la posizione al vertice delle intenzioni di voto. Un anno dopo il suo arrivo a Palazzo Chigi, la premier continua a godere di una solida fiducia da parte del popolo italiano. Merito delle politiche del governo o di un’opposizione completamente assente?

Sondaggi politici Euromedia 3 ottobre: FdI saldo al comando, crollo Lega

Le più recenti rilevazioni di Euromedia Research, condivise dal programma televisivo Porta a Porta, hanno acceso i riflettori sulle preferenze elettorali dei cittadini aggiornate all’ultima settimana.

Fratelli d’Italia ha rafforzato la sua posizione dominante e ha registrato un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, attestandosi al 29% delle preferenze.

Di contro, anche il Partito Democratico ha registrato un piccolo guadagno, ma di soli 0,1 punti percentuali: pertanto, pur attestandosi al 19,4% delle intenzioni di voto, il gap con Fratelli d’Italia continua ad aumentare.

Il Movimento 5 stelle anche ha denotato una leggera crescita dello 0,1%, che lo porta al 17%. Distanza invariata con i dem, ma anche un piccolo guadagno che certifica il suo buono stato di salute.

Tornando alle forze di governo, la Lega ha registrato la maggior perdita della settimana (-1%), tanto che è scesa sotto la soglia psicologica del 10%, al 9,6%.

Sostanzialmente stabile, invece, Forza Italia, che però perde lo 0,1% scendendo al 6,9% delle preferenze.

Il punto della situazione tra i partiti minori

Tra i partiti minori ci sono alcune considerazioni interessanti da fare.

Azione e Italia Viva guadagnano entrambi lo 0,1% nell’ultima settimana, con il primo partito che si attesta al 4,1% delle preferenze e il secondo al 3,3%. Sale invece Alleanza Verdi e Sinistra, di ben 0,3 punti percentuali, portandosi così al 3%. Nessun grande scossone scuote invece +Europa, che perde lo 0,1% e scende così al 2,5%.

Discreta crescita la registra invece Per l’Italia con Paragone, che guadagnando 0,4 punti percentuali, si porta a un più fiducioso 2,4%.

Infine, Noi Moderati guadagna lo 0,1%, salendo allo 0,6% dei consensi.

Sondaggi politici Euromedia 3 ottobre 2023: la tabella

Sintetizziamo quanto sopra detto nella seguente tabella:

PARTITORILEVAZIONE 3 OTTOBREVARIAZIONE RILEVAZIONE PRECEDENTE
Fratelli d’Italia29%+0,3%
Partito Democratico19,4%+0,1%
Movimento 5 Stelle17%+0,1%
Lega9,6%-1%
Forza Italia6,9%-0,1%
Azione4,1%+0,1%
Italia Viva3,3%+0,1%
Alleanza Verdi e Sinistra3%+0,3%
+Europa2,5%-0,1%
Per l’Italia con Paragone2,4%+0,4%
Noi Moderati0,6%+0,1%

Il confronto tra le coalizioni

Guardando invece alle coalizioni, continua a non esserci storia. Il centrodestra, composto da FdI, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, totalizza il 45,1% delle preferenze. Il centrosinistra, invece, formato dal PD, da Alleanda Verdi e Sinistra e +Europa, raggiunge il 24,9% delle intenzioni di voto. La cosa interessante è che nemmeno se a questa percentuale sommassimo quella del M5S (17%), si riuscirebbe ad agguantare la percentuale ottenuta questa settimana dalla coalizione di centrodestra.

Il dato sull’astensionismo

Continua invece a essere rilevante la percentuale di indecisi o di chi preferisce astenersi, che questa settimana ammonta al 36,7%, numero rilevante e analogo (seppur leggermente inferiore) anche con altri istituti di rilevazione, come ad esempio SWG.

Considerazioni finali

Continua inarrestabile l’ascesa di Fratelli d’Italia al vertice delle preferenze degli elettori, secondo le ultime indagini di Euromedia Research. Resta però, anche a fronte dell’elevato dato di astensionismo, la domanda che abbiamo posto all’inizio di questo articolo: questi risultati sono veramente merito del governo o rappresentano piuttosto la diretta conseguenza di un’opposizione fantasma che veleggia ogni settimana tra variazioni minime non spostando in alcun modo e sotto nessun punto di vista l’ago della bilancia delle preferenze elettorali?