La crisi di Andrè Onana al Manchester United sembra non trovare fine, con l’Inter diventata ormai solo un ricordo. Quel portiere che in nerazzurro spiccava per personalità e sicurezza tra i pali ormai è solo un lontano ricordo, la versione odierna è un coacerbo di dubbi, papere e incapacità di giocare anche con i piedi, una delle sue armi principali. Un fac simile di ciò che i Red Devils in realtà si aspettavano e che mai pensavano potesse essere, dato anche l’investimento di 55 milioni effettuato per sopperire all’addio di De Gea.

Le critiche hanno evidenziato un fatto: Onana non è sereno, ma sopratutto si sta dimostrando debole mentalmente. Ha subito e non poco il salto in alto dall’Inter al Manchester United, e a risentirne sono le prestazioni. Gli errori di ieri sera in Champions contro il Galatasaray che hanno portato alla seconda sconfitta in Europa per la squadra inglese, le innumerevoli insufficienze rimediate in Premier League tra uscite a vuoto ed errori in impostazione, tutto questo ha tolto serenità al portiere, e ha rafforzato il pensiero dei tifosi, che chiedono a gran voce il ritorno di De Gea tra i pali. Un altro motivo per continuare a vivere, suo malgrado, l’ avventura inglese sul ciglio di un’autostrada piena di pericoli ad alta velocità.

Onana, al Manchester United sono dolori: l’Inter è ormai un ricordo

Se è vero che la tranquillità mentale è la base per essere un gran portiere, Onana sta scoprendo di non avere radici solide sotto di lui, rischiando così di passare un’annata difficile tra fischi e giudizi negativi. A condannare il giocatore sono i numeri, implacabili nella loro oggettività: da quando il portiere ex Inter è arrivato in Inghilterra ha giocato 10 partite con la maglia dei Red Devils, subendo 18 reti totali, di cui molte dovute ad errori individuali.

Un concetto che va a rafforzarsi in negativo se si entra nel dettaglio della sua partenza totalmente insufficiente: Onana infatti subisce in media 2.5 gol a partita, dunque non riesce mai a tenere la porta inviolata, e questo lo ha portato ad entrare in un circolo vizioso dove il primo pensiero di Andrè è quello di scendere in campo sperando di non essere vittima di possibili critiche a causa di un suo errore.

Ciò lo porta a non essere concentrato sul rettangolo verde, un blocco mentale che lo porta ad essere insicuro anche su cose che all’Inter gli riuscivano perfettamente, tra parate salva risultato e uscite palla al piede degne del miglior regista. L’esempio di questo blocco è raffigurato durante il match contro il Galatasaray in Champions League: sul 2-2 Onana cerca lo scambio breve con Casemiro, ma il risultato è un passaggio goffo intercettato da Mertens, che porta al fallo da rigore ed espulsione dell’ex Real Madrid.

Rigore sbagliato da Icardi, con l’argentino che si rifarà più tardi con il gol del definitivo 3-2, dove ancora una volta Onana sbaglia i tempi di uscita condannando il Manchester United a rimanere ancora fermo a quota zero punti. La pietra tombale sul rapporto ormai logoro con la tifoseria.

Voglia di De Gea

I margini per ricucire lo strappo sembrano non esserci più. Onana è stato bocciato totalmente, con il futuro che sta diventando sempre più nebuloso per il camerunense, entrato in un circolo vizioso da cui non riesce più ad uscire. Il mondo social non è un suo degno alleato, dato che i commenti contro di lui si sprecano: “55 milioni per l’ennesimo errore di valutazione di una dirigenza assente”; “Com’è possibile che un portiere del genere possa essere valutato così tanto?”; “Onana è la rappresentazione di come non basta un anno per giudicare un calciatore, specie se scarso”.

Ed ecco rispuntare il nome di De Gea. Il portiere spagnolo ha lasciato un’impronta indelebile allo United, talmente tanto che i tifosi stanno pregando per un suo ritorno, così da sistemare in corsa una situazione che per loro rischia di diventare catastrofica: “Chiedete scusa a De Gea e riportatelo da noi”; “Basterà una partita di De Gea per capire come con Onana abbiamo preso una toppa enorme”; “Tornare sui propri passi è sinonimo di intelligenza, la stessa che non è stata utilizzata quando abbiamo preso Onana”.

Commenti che sanno di sentenza, con Onana chiamato a dare risposte sul campo. Ma l’ombra di De Gea rischia di mandarlo dentro un buco nero con un biglietto di sola andata.