Le stelle sono tante, milioni di milioni, canticchiava un vecchio claim della pubblicità di tanti anni fa. Allo stesso modo sono tantissime le zucche: varietà non infinite, ma di certo un buon numero da distinguersi fra quelle ornamentali, le zucche di Halloween per capirci, e quelle che invece sono speciali in cucina. Qual è la migliore zucca per allietare i nostri piatti autunnali? Lo andiamo a scoprire in questo articolo.

Qual è la migliore zucca da usare in cucina

Una premessa prima di addentrarci nella ricerca di qual è la migliore zucca da usare in cucina. Questo prodotto autunnale tipico dei nostri orti ha un’origine piuttosto antica. Recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce delle testimonianze che classificano dei semi di zucca vecchi di oltre 6.000 anni.

Un periodo lunghissimo per noi umani, molto meno per le ere della natura. Ma tant’è: la zucca era già conosciuta da egizi, antichi romani, arabi e greci. Il suo utilizzo in cucina è dunque consolidato: il Goldoni delle baruffe chiozzotte ci racconta persino dei venditori ambulanti di zucca che facevano fortuna per le calli della Serenissima. Da sottolineare il fatto che la zucca è un ingrediente superdietetico oltre che saporito. Con il suo 90% di acqua la zucca è ricca di fibre, vitamine e minerali. E ha solo 18 calorie ogni 100 grammi.

Otto tipologie fra l’infinita varietà

La cucina tradizionale italiana, soprattutto quella del nord, riserva un posto d’onore alla zucca. Abbiamo già visto come a Venezia la suca baruca fosse una leccornia venduta per strada, fra i primi esempi di street food. A proposito la suca baruca (zucca barucca in italiano) è la zucca marina di Chioggia: dalle grandi proporzioni (arriva a pesare anche 5 kg), bitorzoluta e dalla buccia di colore grigio-verde è ottima lessa (a fette era venduta per le calli di Chioggia e Venezia), oppure fritta, al forno o, ancora, come ripieno in tortelli o nel risotto. 

E a proposito di risotto, dopo la zucca marina di Chioggia, fra le prime occorre ricordare la zucca mantovana. Questa tipologia presenta una forma tondeggiante, ha una scorza di colore verde scuro piuttosto spessa e, volendo, potrebbe anche ricordarci un turbante. La sua polpa è farinosa e dal profumo intenso. Per la nostra cucina rappresenta un’amica sulla quale fare sempre affidamento. La si può degustare in moltissimi modi: se la tagliamo a fette e poi le facciamo cuocere al forno condite con olio EVO, sale, pepe, erbe aromatiche, può diventare un simpatico e saporito antipasto. La sua polpa è straordinaria se utilizzata come ripieno dei tortelli oppure come elemento principe degli gnocchi di zucca. Si può cuocere anche al vapore o alla brace, altrimenti la si può anche friggere. 

Varietà e sapore inconfondibile

Dire qual è la migliore zucca da usare in cucina non è facile. Si possono utilizzare tante varietà e ognuna riesce a rispondere al meglio a ricette specifiche: risotti, agnolotti, gnocchi. Parliamo ad esempio della zucca delica. Si tratta di una zucca più piccola rispetto alle altre, con una buccia verde scuro e striata di chiaro. La coltivano in Sicilia e per questo già alla fine dell’estate è possibile trovarla dai fruttivendoli. Se la tagliamo a fette in poco più di 20 minuti possiamo cuocerla al vapore. Se invece il nostro obiettivo è una vellutata la zucca delica è sicuramente una scelta perfetta, anche se non disdegna neppure di sostenere un buon risotto o di diventare parte integrante di un pane fatto in casa. 

Dal Giappone con furore

Nelle cucine stellate sanno di certo qual è la migliore zucca da usare in cucina: si tratta della zucca Hokkaido, che arriva direttamente dal Giappone. Degustandola si sentirà il suo intenso sapore di castagne che la caratterizza. A differenza delle altre, di questa zucca si può mangiare anche la buccia, che si cucina come la polpa.

Oltre che buona è anche amica della salute: la zucca Hokkaido presenta un ottimo apporto di vitamine e poi di calcio, potassio e ferro. Restando in tema di prodotti esotici possiamo ricordare la zucca di Butternut, che come dice lo stesso nome, ha un sapore che ricorda il burro di nocciole. Ottima per preparare minestre, passati o creme, presenta una variante italiana, la zucca violina ferrarese, che è perfetta da cuocere al forno oppure per preparare un’insolita marmellata. 

Sempre in tema di zuppe, vellutate o creme, possiamo prendere in considerazione la zucca trombetta di Albenga, dall’inconfondibile forma a manico di ombrello e, anch’essa, dal sapore simile a quello della nocciola. 

Se siete amanti della zucca, non perdetevi le nostre ricette con i fiori di zucca ripieni.