La giornalista russa Marina Ovsyannikova è stata condannata a 8 anni e 6 mesi di carcere. Si era resa protagonista di una vicenda particolare.
Marina infatti era stata ripresa durante una diretta del telegiornale con un cartello in mano che recitava “No alla guerra, notizie false , non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”.

Accusata di aver disatteso all’obbedienza verso Putin, la donna è stata portata prontamente in tribunale fino ad arrivare alla condanna di oggi.
Non vi erano sicuramente i presupposti per condannarla a reati internazionali come la pubblicazione di “false notizie” perché non ha mai utilizzato il mezzo stampa per questo scopo (in quel caso le sarebbe costata una condanna di circa 15 anni, pena massima).

Chi è la giornalista russa Marina Ovsyannikova

Marina Ovsyannikova faceva parte della squadra di Channel One, quando improvvisamente si è trasformata in un’attivista disposta a scendere in campo per difendere l’Ucraina e conquistandosi di diritto la stima e il rispetto del paese sotto attacco russo. Un impegno che le è costato caro.


L’azione che l’aveva resa famosa proprio un anno fa la rende protagonista di una protesta importante. Ha lavorato per la tv di Stato e per il Cremlino, da cui adesso però stava scegliendo di distaccarsene completamente. Famoso il suo interrogatorio di un anno fa, durato all’incirca 18 ore.

Il suo punto di vista era infatti diverso da quello redazionale che in qualche modo era in linea con il governo Putiniano. Si rende madrina della battaglia contro la guerra. La gente russa non è con Putin. Ripete spesso, “le persone sono contro la guerra, non credono nella propaganda“.
I mass media sono chiusi, anche i social, le persone non hanno consapevolezza perché le informazioni arrivano solamente dallo stato e vengono filtrate per fargli conoscere quello che vogliono.


La giornalista ha ricevuto anche tanta solidarietà dalla sua gente, da chi la conosceva e chi in qualche modo aveva capito il suo gesto, ma non dai suoi colleghi che avevano scelto di intraprendere strade differenti e rimanere fedeli al Cremlino, come ci ha sempre tenuto a sottolineare.

Perchè è stata condannata?

Dopo la comparsata in tv la procura voleva darle 9 anni e mezzo di reclusione e il divieto di gestire piattaforme online e siti web , impedendole di aprire blog o dare informazioni dopo la scarcerazione.

La giornalista, prima agli arresti domiciliari, era evasa facendo perdere le sue tracce. Era stata ospite un anno fa del programma di Fabio Fazio “Che Tempo Che Fa”, direttamente in collegamento da Mosca, dove aveva scelto in maniera patriottica di restare.

Ora si troverebbe in Francia, protetta da uno dei paesi europei che sono stati disposti ad accoglierla. Lei si è sempre definita una donna normale, madre di due figli e lavoratrice, che aveva paura per la sua famiglia.

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