Per i pensionati all’estero, a partire dal 2024, il Portogallo non sarà più un’opzione vantaggiosa, perché si è deciso di dare uno stop alle esenzioni fiscali per i pensionati che vogliono trasferirsi qui. Quando ci si avvicina alla pensione, la scelta di dove trascorrere la terza età può diventare piuttosto significativa. Restare in Italia? Perché fronteggiare un costo della vita alto, quando si potrebbe andare a vivere in un altro Paese, magari non troppo distante dal nostro, ma con un costo della vita e una qualità della stessa migliore se rapportata all’entità dell’assegno pensionistico? L’idea di beneficiare di un regime fiscale vantaggioso è allettante, e sempre più italiani esplorano l’opzione di trasferirsi all’estero. Ma quali sono i paesi più accoglienti dal punto di vista fiscale per i pensionati italiani?

Pensionati all’estero: come scegliere il Paese ideale

Per i pensionati, la decisione di trasferirsi all’estero non si basa solamente sulla tassazione. Altri fattori come il costo della vita, la cultura, le abitudini e la vicinanza geografica all’Italia giocano un ruolo molto rilevante nella scelta. Ma, ovviamente, il regime fiscale resta uno dei principali motivatori.

Diversi paesi offrono regimi fiscali vantaggiosi per attirare pensionati stranieri, proponendo tassazioni agevolate o, in alcuni casi, esenzioni totali. Per i pensionati che desiderano massimizzare il valore della loro pensione, questi paesi possono rappresentare un’opzione molto attraente.

Prima di prendere una decisione, tuttavia, è essenziale essere informati sulla normativa fiscale sia del paese d’origine che del paese di destinazione. Ciò per evitare possibili contestazioni da parte delle autorità fiscali e garantirsi un trasferimento senza sorprese.

Le mete preferite dai pensionati italiani all’estero

Dai dati Inps emerge che numerosi pensionati italiani hanno scelto di trasferirsi in paesi come:

  • Portogallo: con un costo della vita inferiore del 26% rispetto all’Italia, offre un regime fiscale molto vantaggioso per i residenti non abituali. Tuttavia, come già scritto, dal 2024 le esenzioni fiscali per i pensionati che vogliono trasferirsi qui non ci saranno più.
  • Bulgaria: qui la vita costa il 46% in meno rispetto all’Italia e offre una completa esenzione fiscale per i pensionati.
  • Cipro: con un costo della vita inferiore del 23% e un’aliquota fiscale del 5%.
  • Spagna, Malta, Romania, Croazia: questi Paesi figurano tra le altre mete popolari, ognuna con le sue specificità e vantaggi (per la Spagna si parla soprattutto di isole Canarie).

Oltre ai vantaggi fiscali, paesi come il Portogallo e Cipro sono molto vicini all’Italia dal punto di vista culturale e geografico. Ciò facilita l’adattamento e permette frequenti viaggi di ritorno, senza dover affrontare lunghi voli. Anche le affinità linguistiche possono facilitare l’integrazione.

Attenzione alla residenza fiscale

Trasferirsi all’estero comporta una serie di obbligazioni fiscali. È fondamentale assicurarsi di rispettare i criteri di residenza fiscale sia in Italia che nel paese di destinazione. Ciò include l’iscrizione all’A.I.R.E. e assicurarsi di non avere legami fiscali in Italia per più della metà dell’anno.

Il trasferimento all’estero può offrire l’opportunità di ricevere la pensione al lordo delle trattenute fiscali italiane. Tuttavia, ciò vale solo per le pensioni derivate dal settore privato. Chi ha lavorato nel settore pubblico non può beneficiare di questo vantaggio.

Pensionati all’estero: i vantaggi fiscali della Tunisia

Non molti sono a conoscenza del fatto che la Tunisia offre significativi vantaggi fiscali per i pensionati, specialmente quelli provenienti dall’Italia. Se un pensionato italiano decide di trasferirsi in Tunisia, può beneficiare di una tassazione solamente sul 20% della propria pensione lorda. Tuttavia, per ottenere tali benefici, è fondamentale seguire un processo corretto di cambio di residenza.

Ottenere uno status di “residente fiscale non abituale” in Tunisia comporta il soddisfacimento di specifici criteri. Una volta soddisfatti, si può godere di una riduzione dell’80% sull’imponibile pensionistico. I criteri essenziali sono:

  • Non aver avuto residenza fiscale in Tunisia negli ultimi cinque anni;
  • Dimostrare di avere una residenza stabile in Tunisia, determinata da soggiorni prolungati o dalla proprietà di una casa;
  • Fare richiesta per lo status di residente fiscale non abituale entro una specifica scadenza.

La concessione di tale status non è garantita, ma dipende dalla valutazione delle autorità fiscali tunisine, che di solito richiede un lasso di tempo di circa sei mesi.

La Tunisia ha molto da offrire ai pensionati: clima mite, costi di vita contenuti e vantaggi fiscali. Tra i vantaggi da considerare figurano il costo della vita inferiore rispetto a molti paesi occidentali, un clima favorevole, la presenza di una grande comunità di pensionati italiani e una ricca offerta culturale. Tra i contro spiccano le possibili sfide politiche ed economiche e un sistema sanitario potenzialmente meno sviluppato rispetto ai paesi occidentali.

Da anni, la Tunisia è una meta prediletta dai pensionati italiani. L’ampia presenza di italiani ha favorito lo sviluppo di servizi e infrastrutture ad hoc. Inoltre, molte persone in Tunisia parlano italiano, seguono la televisione italiana e sono ben informate sulla situazione in Italia, rafforzando i legami tra i due Paesi.

Pensionati all’estero a Cipro: come si vive?

Cipro offre un regime fiscale molto allettante per i pensionati stranieri, con una tassazione del solo 5% su redditi da pensione provenienti dall’estero che superino i 3.420 euro. Importante notare, però, che per accedere a questi vantaggi è essenziale aver effettuato un corretto trasferimento di residenza.

Tra i pro figurano il clima mediterraneo, la quantità e la qualità delle spiagge presenti e delle opportunità ricreative, un’economia in crescita con buone prospettive. Tra i contro figurano una storia economica caratterizzata da alti e bassi, sebbene ora sia in una fase stabile.

Anche la Grecia può essere un’opportunità fiscale per i pensionati italiani?

La Grecia ha recentemente implementato un regime fiscale favorevole per pensionati esteri che scelgono di trasferire la loro residenza fiscale nel paese.

I requisiti per godere del regime fiscale greco riguardano la residenza fiscale, ovvero il trasferimento della propria residenza fiscale in Grecia da uno Stato che ha un accordo di cooperazione fiscale con il Paese ellenico.

Inoltre, non si dovrebbe essere stati già residenti fiscali in Grecia per almeno cinque degli ultimi sei anni.

Infine, è necessario registrarsi all’A.I.R.E. e fornire i dettagli per l’accredito della pensione su un conto estero.

La Grecia è famosa per il suo clima mediterraneo, le sue spiagge sabbiose e la sua ricca cultura. Queste attrattive, combinate con un costo della vita inferiore rispetto ad altre nazioni europee, rendono la Grecia una scelta attraente. Dopo un periodo economicamente turbolento, la Grecia ha attuato riforme significative, rendendola ora un’opzione affidabile. La Grecia vanta anche un’assistenza sanitaria pubblica e privata di alta qualità, e il mercato immobiliare offre molte opportunità di affitto e acquisto.

Pensionati all’estero in Romania: la convenienza fiscale

La Romania si distingue offrendo un’aliquota fiscale del 10% sia per i residenti che per i pensionati esteri che decidono di trasferirsi nel paese.

La Romania ha visto una crescita costante e notevoli sviluppi nel corso degli anni. Benché la qualità della vita possa non essere paragonabile a quella di alcune nazioni dell’UE, offre comunque un ambiente tranquillo e accogliente per i pensionati. Con un sistema sanitario efficiente, sia pubblico che privato, e un mercato immobiliare in crescita, la Romania può rappresentare una valida soluzione per molti.

Tuttavia, è essenziale sottolineare che il costo della vita in Romania varia notevolmente tra le città e le aree rurali. Sebbene alcune voci di spesa possano essere simili a quelle italiane, come alimenti ed elettrodomestici, altre, come la connessione internet, offrono un rapporto qualità-prezzo superiore.

Quando si pensa al trasferimento in un nuovo paese, inoltre, è naturale preoccuparsi della gastronomia locale. Se Cipro, Grecia e Tunisia sono Paesi mediterranei, e quindi più vicini anche ai nostri gusti, se si guarda all’est Europa il discorso può cambiare un po’. In Romania, la cucina è apprezzata per la sua varietà e qualità. Molte persone equiparano la cucina romena a quella italiana, data l’affinità storica tra le due nazioni. In effetti le similitudini tra le due cucine sono diverse, anche se forse la romena è più “calorosa”. Il costo di un pasto in un ristorante o in un self-service è generalmente inferiore a quello italiano.

Slovacchia: destinazione ideale per i pensionati italiani?

La Slovacchia, membro dell’Unione Europea situata nel cuore dell’Europa centro-orientale, si distingue per la sua politica di esenzione fiscale sui redditi da pensione. Grazie a un accordo bilaterale contro le doppie imposizioni con l’Italia, i pensionati italiani possono godere della loro pensione senza alcun onere fiscale slovacco.

Oltre agli evidenti vantaggi fiscali, la Slovacchia offre una qualità della vita elevata a un costo decisamente competitivo, soprattutto in termini di alloggio e alimentazione. Questo, unito ad un sistema sanitario all’avanguardia, la rende una meta particolarmente attraente per chi cerca cure mediche a prezzi contenuti ma senza compromettere la qualità.

Il panorama finanziario slovacco è altrettanto allettante. Dopo aver brillantemente superato la crisi finanziaria del 2008, la Slovacchia si presenta come un’economia in crescita e una destinazione sicura per gli investimenti.

Il settore immobiliare slovacco offre opportunità abbordabili, sia per l’acquisto che per l’affitto. Con prezzi tra i più competitivi d’Europa, i pensionati potrebbero avere la possibilità di mantenere uno standard di vita elevato a costi contenuti.

Pensionati all’estero nella vicina Albania

L’Albania, attraverso la sua politica fiscale, rappresenta un rifugio per i pensionati stranieri. Con accordi fiscali bilaterali, i pensionati sono esentati dalla doppia imposizione e non pagano tasse sulle pensioni estere.

Il recente sviluppo dell’Albania si riflette in un alto standard di vita accessibile, una criminalità ridotta e una società ospitale. Da non sottovalutare la ricchezza paesaggistica, che spazia dalle rive mediterranee alle maestose Alpi albanesi.

In termini di assistenza sanitaria, l’Albania ha compiuto passi da gigante, fornendo cure mediche di qualità a prezzi competitivi. Il mercato immobiliare, inoltre, offre numerose possibilità d’investimento, con proprietà costiere particolarmente ambite dai pensionati stranieri.

La familiarità della cultura albanese con quella italiana, grazie alla forte presenza mediatica italiana e ai molti rimpatriati, rende l’integrazione semplice per i pensionati italiani. La gastronomia albanese, con le sue specialità a base di pesce e le influenze mediterranee, offre sapori familiari in un contesto esotico.

Pur essendo prevalentemente islamica, l’Albania è un paese tollerante dove cristiani cattolici e ortodossi coesistono pacificamente, garantendo libertà di culto a tutti.

L’Albania, con la sua topografia varia, offre innumerevoli scelte di ambienti in cui vivere, dalla costa alle zone urbane e rurali.

Per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’Albania, è fondamentale prestare attenzione alle procedure burocratiche legate al cambio di residenza, assicurandosi di rispettare tutte le normative locali e internazionali.