Domenica 8 ottobre, alle 21, Fiji-Portogallo. Per Josua Tuisova, adesso, non può esserci altro che questo. Pensare solo al rugby, in mezzo a quello che è “semplicemente” l’inferno in terra: la perdita di un figlio. Un figlio – Tito, come era chiamato da tutti – che ieri non ha ricevuto il saluto del padre al funerale perché impegnato dall’altra parte del mondo con la nazionale figiana di rugby, protagonista alla Rugby World Cup francese. Una vittoria (praticamente scontata), ma anche solo un punto contro i portoghesi, e la bellissima squadra isolana volerà ai quarti di finale al posto della pronosticata Australia. Josua Tuisova è uno dei protagonisti, come è stato protagonista alle Olimpiadi di Rio, vincendo l’oro con i suoi compagni nel rugby 7. Un eroe in patria.

Il figiano campione olimpico Josua Tuisova ha scelto di non partecipare al funerale del figlio di 7 anni per rimanere con la sua nazionale impegnata alla Rugby World Cup

Tuisova ha 29 anni, è alto 180 cm e pesa 91 kg ed è un trequarti ala o centro. Gioca in Francia da 10 anni, prima per Tolone, poi per Lione e, dopo il Mondiale, andrà al Racing di Parigi. Tito, dopo una lunga malattia, se n’è andato sabato scorso e, ad avvisare Josua, è stato suo padre. Alle 17.45 italiane, Tuisova era regolarmente in campo nella dura sfida contro la Georgia, vinta poi dagli isolani per 17-12. Josua indossava la maglia numero 12, ha anche preso un cartellino giallo all’80’ ma ha contribuito non poco al successo della squadra. A fine partita non si è sottratto nemmeno ad autografi e selfie. Il sorriso, forzato, soltanto per quelle foto.

Le Fiji dovranno ora giocare contro il Portogallo per approdare ai quarti di finale

Il villaggio di Votua, un paradiso per i turisti, ieri si è trasformato nel posto più triste del pianeta. Mentre, a migliaia di chilometri, un rugbista rimaneva solo con i suoi pensieri. Riflessioni che ha deciso (giustamente) di non condividere pubblicamente. Dalle Fiji riferiscono soltanto che, a suo padre, Josua ha detto di non poter tornare a casa. C’è una missione da compiere, illuminati da una stella in più.

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