Cos’è la labirintite? Si tratta di un’infezione che può essere causata da virus, batteri ma anche da forti contusioni o stress. È perciò importantissimo capire di quale patologia soffra il paziente per seguire il giusto percorso terapeutico. Vediamo quindi quali zone del nostro organismo vengono attaccate e quali effetti hanno sulle regolari capacità.
Cos’è la labirintite: le zone attaccate
La labirintite è un’infiammazione di una porzione interna dell’orecchio chiamata labirinto auricolare. Questa zona ha la funzione di mantenimento della corretta postura e dell’equilibrio.
Il labirinto auricolare si divide poi in due strutture. La prima è la coclea dove le onde sonore vengono trasformate in impulsi nervosi da trasmettere al cervello. La seconda è una piccola zona riempita di liquido e i cui piccoli spostamenti determinano informazioni indispensabili per il nostro equilibrio.
L’infiammazione di questa zona quindi determina un duplice effetto sull’organismo. Se da un lato limita le capacità uditive dall’altra genera una perdita di equilibrio.
Cause e sintomi
L’infiammazione può avere origine batterica o virale. La prima è spesso legata a streptococchi, stafilococchi ed escherichia coli, mentre nel secondo caso può scaturire da una precedente otite o da un problema alle vie respiratorie superiori. Non è però escluso che la labirintite nasca da un forte trauma cranico, da una grave reazione allergica o da una meningite.
Anche uno stato di elevato stress può provocare lesioni al labirinto auricolare e sfociare quindi in labirintite.
Quale che sia la causa, la patologia può manifestarsi sia in forma acuta che cronica e può determinare anche la completa sordità del paziente o la perdita della funzione vestibolare. In quest’ultimo caso il soggetto andrà in contro ad evidenti problemi di postura e di deambulazione, con frequenti cadute ed inciampi.
Generalmente i sintomi principali dovuti alla labirintite sono le vertigini. Il senso di disorientamento può essere soggettivo, causato cioè da una propria distorsione dello spazio, o oggettivo, provocato in questo caso da un’alterazione della percezione di un movimento nell’ambiente circostante.
Accanto alle vertigini si possono poi manifestare:
- Acufeni
- Difficoltà nella postura e nel mantenere l’equilibrio
- Sensazione di pressione all’interno dell’orecchio
- Nistagmo
- mal di testa
- nausea e vomito
- ipoacusia
- scialorrea
- stato febbrile
- ansia
- stordimento e malessere generale
I sintomi sono particolarmente violenti nella fase iniziale dell’infiammazione.
La maggior parte dei pazienti affetti da labirintite rientra nella fascia tra i 30 e i 60 anni. Si riscontrano però casi di labirintite anche nei bambini. La malattia infatti può essere di tipo purulenta e svilupparsi insieme ad una meningite, o di tipo sierosa in concomitanza di una otite media.
È molto importante individuare correttamente la causa della patologia per poter intraprendere i giusti trattamenti terapeutici.
Cos’è la labirintite: diagnosi e trattamenti
La diagnosi avviene attraverso una visita specialista otorinolaringoiatrica. In alcuni casi il medico ricorre ad una TAC per analizzare lo stato dell’orecchio interno e per scartare eventuali altre malattie che colpiscono l’orecchio.
Di prassi si esegue anche un’analisi audiometrica che quantifichi il danno alla capacità uditiva.
Se individuata in tempo, la labirintite è completamente curabile. È pertanto essenziale intervenire il prima possibile per ridurre il rischio di danni permanenti al paziente.
I trattamenti terapeutici agiscono per attenuare l’infiammazione del labirinto e parallelamente sui sintomi legati all’errata percezione dell’ambiente circostante.
La labirintite di tipo batterica è tratta con medicinali antibiotici. La terapia farmacologica poi dovrà essere affiancata ad una opportuna ripresa delle funzioni vestibolari tramite esercizi per migliorare l’equilibrio e alleviare la percezione di vertigini.
In ogni caso il paziente dovrà seguire alcune linee comportamentali per aiutare la ripresa dell’apparato uditivo. È infatti consigliato evitare improvvisi cambiamenti di posizione, perché ciò aumenterebbe la sensazione di vertigine. Anche l’esposizione a forti fonti luminose particolarmente abbaglianti può peggiorare lo stato di disorientamento.
Occorre inoltre evitare forte stress e astenersi dal consumo di alcol e sigarette. Nei casi più gravi, si sconsiglia di svolgere attività faticose e di mettersi alla guida.
Nel caso di attacchi improvvisi è utile restare immobili per alleviare il dolore e attenuare il disorientamento generale.