Jannik Sinner ha scritto la storia del tennis italiano al China Ope, eguagliando il record di Adriano Panatta. L’altoatesino nella semifinale di Pechino ha sconfitto Carlos Alcaraz, raggiungendo la finale e di conseguenza il quarto posto nel ranking ATP.
Sinner nella storia: batte Alcaraz a Pechino e raggiunge Panatta
Jannik Sinner ha scritto la storia del tennis italiano al China Ope, eguagliando il record di Adriano Panatta. L’altoatesino nella semifinale di Pechino ha sconfitto Carlos Alcaraz, raggiungendo la finale e di conseguenza il quarto posto nel ranking ATP. L’azzurro dopo aver vinto il tie-break si è imposto alla grande nel secondo set, dominando e strappando uno straordinario 1-6. Si tratta di un risultato eccezionale per il classe 2001, che ha raggiunto nella classifica all-time una leggenda come Panatta. Fino ad oggi infatti soltanto l’ex tennista romano era riuscito a spingersi fino al quarto posto del ranking ATP. Adesso c’è spazio anche per Sinner, che domani in finale si giocherà anche il titolo di campione con il russo Daniil Medvedev.
Sinner ha raccolto la quarta vittoria in assoluto contro lo spagnolo, la seconda consecutiva in questo 2023. L’azzurro infatti dopo aver subito la sconfitta ad Indian Wells si è rifatto nelle semifinali di Miami. In finale però il classe 2001 trovò la sconfitta proprio contro Medvedev, che oggi ha eliminato in due set il tedesco Alexander Zverev. Il primo set è stato una sorta di match dentro il match, dato che è stato pieno di colpi straordinari da parte di entrambi i giocatori.
Sinner batte Alcaraz a Pechino: l’azzurro vola in finale per il titolo di Campione
Ad inizio partita Sinner ha lasciato spazio ad Alcaraz, che ha sfruttato subito una palla break al primo gioco per passare in vantaggio. Nel secondo game lo spagnolo non ha tradito le attese, aggiornando il parziale al 2-0. Jannik però ha lanciato i primi segnali di ripresa già nel terzo gioco, dove Alcaraz ha annullato due break. Successivamente, lo spagnolo ha perso il primo servizio di giornata offrendo due opportunità significative a Sinner che è stato bravo a fare 2-2. Anche nel quinto e nel sesto gioco i due giocatori hanno steccato al servizio, arrivando alla vigilia del settimo sul parziale di 3 a 3.
Da qui in poi la situazione è rimasta invariata fino al tie-break, senza grandi errori da parte dei due tennisti. Nonostante tutto, l’intensità e la qualità del gioco non hanno subito variazioni. Al tie-break Sinner ha messo subito la testa avanti, sfruttando un primo mini-break. Dopo un nuovo errore di Alcaraz, Sinner non è riuscito a portarsi sul 2-6 permettendo allo spagnolo di accorciare le distanze. Il classe 2003 però sul 4-5 ha perso nuovamente la battuta, offrendo un primo set point a Jannik. L’azzurro allora non ha esitato, mettendo a segno il settimo punto utile per chiudere la prima metà di partita dopo un’ora e tredici minuti.
Sinner batte Alcaraz a Pechino: l’azzurro adesso punta al nono titolo assoluto in carriera
Nel secondo set Alcaraz è crollato sotto i colpi di Sinner, che ha vinto il game d’apertura alla terza palla break. Alcaraz ha provato a rispondere nel secondo gioco, dove Sinner ha vinto il deuce dopo aver annullato due palle break. Lo spagnolo dopo aver tenuto il servizio a zero nel terzo gioco è andato all’assalto del proprio avversario, ritrovatosi sotto 0-40. Jannik però è uscita alla grande da questa situazione, conquistando il game con quattro punti consecutivi. Da qui in poi Alcaraz è ufficialmente uscito dalla partita, pagando anche il nervosismo per le occasioni buttate via.
Sinner infatti dall’1-3 ha tirato dritto fino alla vittoria, tenendo anche il servizio a zero nel sesto gioco. Al settimo invece Alcaraz è riuscito a spingere fino al deuce, vinto da Jannik al primo match point dopo un errore decisivo dello spagnolo. Il classe 2001 grazie a questo successo ha superato Holger Rune e Stefanos Tsitsipas nella classifica ATP. Dopo quasi cinquant’anni, dunque, un tennista italiano è riuscito ad arrivare nelle prime quattro posizioni del ranking mondiale. E Jannik adesso vorrà completare l’opera, puntando al nono titolo assoluto in carriera.