Altri 50 miliardi di euro per i Pnrr di ciascuno Stato membro entro l’anno: ad annunciarlo il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. In merito all’attuazione dei piani di Recovery, il rappresentante della Commissione ha presenziato in audizione insieme al commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, davanti alla commissione Affari Economici del Parlamento Ue.
Compatibilmente con i risultati puntiamo a erogare altri 50 miliardi di euro per i Piani nazionali di ripresa e di resilienza entro l’anno, e porteranno il totale delle erogazioni finora a 200 miliardi di euro.
Dal canto suo, Gentiloni ha parlato di una “crescita più lenta” dal punto di vista dei progressi nei Piani dei singoli Paesi. Decisiva “un’inflazione elevata” e il conseguente “inasprimento della politica monetaria”.
Siamo sotto sfida in una corsa globale per le tecnologie green che coinvolge molti attori economici globali. Next Generation Eu è chiaramente uno strumento non solo per riprendersi dalla crisi Covid ma anche per affrontare questa nuova situazione, preservando lo spazio per gli investimenti pubblici e sostenendo la nostra competitività, fino al 2026, nella transizione verde e digitale.
Pnrr, Dombrovskis in audizione al Parlamento Ue: “50 miliardi entro fine anno. Chiesto il 76% del totale dei prestiti disponibili”
Dombrovskis ha avvertito che i Paesi membri hanno chiesto il 76% del totale dei prestiti disponibili. Restano ora 93 miliardi che, sottolinea Gentiloni, “non rappresentano un tesoretto”.
Sarebbe una buona idea usarli ma il problema è che sulla base del regolamento sono già vincolati al Recovery Fund.
Proprio l’attuazione del Recovery, spiega il commissario, “è fondamentale anche per riaffermare la nostra più forte determinazione a evitare divergenze economiche, territoriali e sociali all’interno dell’Unione”. L’obiettivo è anche quello di “promuovere una crescita economica più equilibrata“, “ancora più importante in vista delle elezioni europee”.
Il Recovery è un test fondamentale per l’unità politica dell’Unione. Il suo successo è nell’interesse comune europeo e dobbiamo lavorare tutti insieme per mantenere la sua promessa.
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