La metformina è un farmaco ampiamente ed efficacemente utilizzato per trattare il diabete di tipo 2, con ottimi risultato. Il principio attivo agisce controllando i livelli di zucchero nel sangue.

Cosa succede, però, se prendi metformina senza avere il diabete? Si perde peso con la metformina? E che dire degli effetti positivi sul long Covid? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo farmaco.

Cos’è la metformina e come funziona

La metformina, un farmaco antidiabetico ampiamente utilizzato per il diabete di tipo 2, perché agisce in diversi modi molto efficaci per controllare il livello di zucchero nel sangue.

Questo principio attivo è in grado di ridurre la produzione di glucosio nel fegato, di migliorare la sensibilità all’insulina e ritardare l’assorbimento del glucosio nell’intestino.

Tutto questo contribuisce a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue sia a digiuno che dopo i pasti.

La metformina fa dimagrire?

La metformina può anche aiutare nella gestione del peso corporeo. Alcuni anni fa, infatti, uno studio approfondito a lungo termine sui diabetici di tipo 2 in sovrappeso ha dimostrato che gli utilizzatori del farmaco metformina hanno perso peso.

La perdita di peso con metformina è stata lenta ma si è rivelata sostenibile. Il preparato potrebbe quindi essere interessante anche per i non diabetici, ma sempre e comunque sotto stretto controllo medico.

La metformina, infatti, può causare disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea. Ma si tratta di un farmaco abbastanza sicuro, infatti provoca solo molto raramente effetti collaterali gravi e, a differenza di molti altri farmaci antidiabetici, non vi è alcun rischio di ipoglicemia.

Non è ancora sufficientemente chiaro il motivo per cui la metformina può causare una perdita di peso duratura in alcuni consumatori.

Ed è proprio per questo che negli ultimi anni è stata utilizzata anche per perdere peso, sotto controllo medico, e per coloro che soffrono di insulino-resistenza, in modo da prevenire la comparsa del diabete.

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Metformina per prevenire il cancro e l’ovaio policistico, è vero?

Per le sue proprietà antidiabetiche e ipolipemizzanti, viene utilizzato nel trattamento della sindrome metabolica. La sindrome è un precursore del diabete e delle malattie cardiovascolari.

Le linee guida internazionali raccomandano anche la metformina per il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico. Il farmaco sembra bloccare l’ormone testosterone e quindi consentire la gravidanza nelle donne affette da questa sindrome.

È interessante notare che vi sono prove crescenti che possa prevenire il cancro. Diversi studi hanno dimostrato che i pazienti con diabete che assumono metformina avevano un rischio inferiore di contrarre vari tipi di cancro o che il cancro si manifestava più tardi.

Tra i tipi di tumore che la metformina riesce a prevenire ci sono: il cancro al colo, al seno e alla prostata.

Ampi studi hanno anche trovato protezione contro infarti e ictus. Diversi studi sugli animali hanno mostrato un effetto di estensione della durata della vita.

Studi futuri dovrebbero chiarire in che misura la metformina può avere un effetto positivo sulle malattie cardiovascolari, sul cancro o persino sulla demenza.

Ad oggi la metformina è stata approvata solo per il trattamento del diabete di tipo 2. Altre applicazioni sono off-label. Ciò significa che il medico deve decidere se può essere utilizzato in un determinato paziente a causa di altri disturbi.

La metformina utile contro gli effetti del long Covid

La metformina potrebbe avere un ruolo molto importante anche nella prevenzione del Long Covid. Uno studio condotto da Carolyn Bramante dell’Università del Minnesota ha coinvolto pazienti con rischio elevato di Covid-19 grave e Long Covid a causa dell’obesità.

Nel test, alcuni pazienti hanno ricevuto metformina, mentre altri hanno ricevuto placebo o altri farmaci. I risultati hanno mostrato che l’8,4% dei partecipanti ha sviluppato il Long Covid, ma nel gruppo trattato con metformina questa percentuale è stata del 6,3%, rispetto al 10,6% nel gruppo placebo.

La metformina ha funzionato meglio se assunta entro i primi quattro giorni dall’infezione. Questi risultati sono stati descritti come un’ottima notizia, visto anche il costo accessibile del farmaco.

L’effetto antinfiammatorio del principio attivo è noto da tempo.

Bramante e colleghi sospettano inoltre che la metformina inibisca direttamente anche la replicazione del virus bloccando la regione nella proteina spike del virus Sars-Cov-2 con la quale l’agente patogeno si aggancia alle cellule umane, vi penetra e poi si replica.

Secondo Pearson ciò potrebbe spiegare gli effetti positivi del trattamento con metformina sul decorso del Covid.