Vulcano Campi Flegrei, dove si trova? I Campi Flegrei costituiscono una vasta area vulcanica attiva situata nel Golfo di Pozzuoli, a nord-ovest della città di Napoli, con un’area che si estende per circa 180-200 km2. Questa regione, soprannominata Phlegraea Pedia dagli antichi, il che significa “campi ardenti,” deve la sua fama alla natura vulcanica.

Vulcano Campi Flegrei, dove si trova?

La morfologia dell’area è unica, caratterizzata non da un singolo vulcano dominante, come l’Etna o il Vesuvio, ma dalla presenza di numerosi coni vulcanici generalmente di bassa altezza. Questi vulcani sono principalmente monogenici, il che significa che sono formati da singole eruzioni esplosive.

L’attività vulcanica in questa regione ha inizio circa 60-80 mila anni fa e ha portato alla formazione della caldera attuale, che ha un diametro di 12 km. Due eruzioni principali hanno avuto un impatto significativo: l’Ignimbrite Campana, circa 39 mila anni fa, e il Tufo Giallo Napoletano, circa 15 mila anni fa. L’Ignimbrite Campana è stata l’eruzione vulcanica più violenta nell’area del Mediterraneo degli ultimi 200 mila anni.

Le eruzioni precedenti hanno lasciato depositi principalmente di tufo, visibili principalmente nelle aree periferiche dei Campi Flegrei, sia sulla terraferma che sul fondo del Golfo di Napoli. Le eruzioni più recenti, invece, sono state concentrate all’interno della caldera, sia sulla terraferma che sotto il livello del mare.

Nel corso della storia, sono stati identificati tre periodi di attività vulcanica:

  • Tra 15 mila e 9.5 mila anni fa: 34 eruzioni, una ogni 70 anni.
  • Tra 8.6 mila e 8.2 mila anni fa: 6 eruzioni, una ogni 60 anni.
  • Tra 4.8 mila e 3.8 mila anni fa: 20 eruzioni, una ogni 50 anni.

Questi periodi di attività vulcanica sono intervallati da periodi di quiescenza, in cui il vulcano è temporaneamente inattivo. L’ultima eruzione risale al 1538 con l’eruzione del Monte Nuovo, una delle meno intense nella storia dei Campi Flegrei.

Cos’è il bradisismo?

Oltre alle eruzioni, i Campi Flegrei sono noti per il bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento del terreno causato da flussi di fluidi magmatici. Questo “respiro vulcanico” è una caratteristica unica di questa regione.

L’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente il livello del terreno tramite sensori distribuiti in tutta l’area. Il problema principale è legato alla fase di sollevamento, che può causare terremoti. Nel 1970-1972 e nel 1983-1984, parti della città di Pozzuoli furono evacuate a causa di sciami sismici legati a intense crisi bradisismiche, con un sollevamento del terreno fino a 180 cm. Dal 2005, è stata osservata una nuova fase di sollevamento, causata probabilmente dalla risalita di magma e fluidi magmatici dalla profonda camera magmatica.

In sintesi, i Campi Flegrei rappresentano una regione vulcanica attiva con una storia eruttiva significativa e un’unica caratteristica di bradisismo. La continua sorveglianza e la pianificazione di emergenza sono essenziali per gestire il rischio vulcanico in questa area densamente popolata.