Ilaria Palleschi conforme non lo è mai stata perché ha sempre mostrato un talento fuori dal normale che ha contribuito a raffinarne la sensibilità artistica. Salita agli onori della cronaca per “Nina che disagio”, torna nelle librerie di tutta Italia con “Conforme”, graphic novel pubblicata da quella Bao Publishing nota per avere nella sua scuderia l’amato Zerocalcare. Si tratta di una storia importante che, attraverso le gesta di due sorelle molto diverse, affronta temi legati a doppio filo alle vite dei giovani e giovanissimi. Uno spunto per far riflettere i ragazzi sull’importanza di accettare e accettarsi e anche su quali modelli sbagliati subiscono. L’autrice ne ha parlato apertamente ospite della giungla di Radio Cusano Campus Bagheera, morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti. Ecco cosa è emerso durante l’intervento, che è stato anche mandato in tv sul canale 264 del digitale terrestre.
Ilaria Palleschi Conforme, il modello dei supereroi
“Capitan America che da mingherlino diventa un eroe tutto muscoli e prestanza non aiuta. Fa passare il messaggio che sia giusto solo chi ha la possibilità di contare su un fisico possente e anche che chi non ne dispone debba fare qualcosa per porre rimedio. Allargando il discorso, un po’ tutti i supereroi sono muscolosi. Lo sono anche i villain. Ci tengo però a puntualizzare che in questo caso i fumetti sono la conseguenza e non la causa di questo male. I modelli sbagliati imposti ai giovani vanno rivisti dall’alto perché, quando arrivano su un albo illustrato, purtroppo sono già acquisiti dai lettori.”
Ilaria Palleschi Conforme, il senso dell’opera
“Ho voluto creare una storia di consapevolezza di sé. Racconto di Nico, che è magra, attiva e ossessionata dalla forma fisica, ma anche di sua sorella Marisol, che è il suo opposto sia nel fisico che nell’attitudine verso la vita. Un evento traumatico legato alla palestra ribalta i ruoli delle due e Nico, un po’ una Barbie nostrana, capirà quanto sia stata insensibile sia con Marisol che con sé stessa. E’ una vera e propria narrazione sulla tossicità del mito di una perfezione che, alla fine, ci rende infelici. Spero di aver creato un libro che fa bene all’anima, con una trama di una giustezza saggia e importante.”
La copertina
“Ricorda un po’ il film di Greta Gerwing “Barbie” di cui si è discusso in tutto il mondo? Ci tengo a specificare che la copertina è stata ideata molto prima dell’uscita della pellicola. Più che altro risale ai miei ricordi di bambina, quando con i miei nonni andavo dal giocattolaio e venivo investita da quel rosa scioccante che ti arriva addosso quando vuoi scegliere nuove Barbie per la tua collezione. Crescendo ho iniziato ad avere qualche dubbio sulle donne in scatola ma è roba di adolescenza.”
I tempi di realizzazione di una graphic novel
“Quanto tempo c’ho messo a scrivere e realizzare “Conforme”? Senza esagerare, due anni circa! Sembra tanto ma affrontava temi importantissimi come i disturbi alimentari e la bulimia ma non volevo scriverne senza prima aver acquisito la giusta informazione e formazione. Poi ho voluto far le cose per bene e alla fine non mi sono messa fretta. L’hai letto in poche ore? E’ il destino delle opere narrativa ma è anche bello, vuol dire che scorre.”
Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Ilaria Palleschi:
https://www.radiocusanocampus.it/it/ilaria-palleschi-conforme