Anne L’Huillier è una fisica franco-svedese, vincitrice del Premio Nobel per la Fisica 2023, insieme a Pierre Agostini e Ferenc Krausz.
Anne L’Huillier, chi è?
Nata a Parigi il 16 agosto 1958, Anne L’Huillier lavora sull’interazione tra campi laser brevi e intensi con gli atomi. Presenta la sua tesi sulla ionizzazione multifotonica nel 1986, presso l’Université Pierre et Marie Curie, Parigi e il Commissariat à l’Energie Atomique (CEA). Nello stesso anno ottiene un posto di ricercatrice a tempo indeterminato presso il CEA. È stata postdoc presso il Chalmers Institute of Technology di Göteborg, Svezia nel 1986 e presso la University of Southern California, Los Angeles nel 1988. È stata visiting scientist presso il Lawrence Livermore National Laboratory nel 1993. Nel 1995 è diventata Professore Associato presso l’Università di Lund , è stata poi nominata Professore di Fisica nel 1997. È membro dell’Accademia reale svedese delle scienze dal 2004.
La ricerca di Anne L’Huillier, che è sia sperimentale che teorica, è incentrata sulla generazione di armoniche di ordine elevato nei gas e sulle sue applicazioni. Nel dominio del tempo, queste armoniche corrispondono a una serie di impulsi luminosi estremamente brevi, nell’intervallo spettrale dell’ultravioletto estremo e con durata di poche decine o centinaia di attosecondi. La sua ricerca riguarda lo sviluppo e l’ottimizzazione di sorgenti ad attosecondi nonché l’uso di questa radiazione per lo studio della dinamica ultraveloce (elettronica). Le sorgenti luminose ad attosecondi possono essere progettate per vari obiettivi, ad esempio verso un’elevata intensità per esperimenti con pompa/sonda non lineare o verso un alto tasso di ripetizione, per applicazioni nella fisica della materia condensata. Un’altra area attiva di ricerca di Anne L’Huillier e del suo gruppo è lo studio della dinamica degli elettroni nei sistemi atomici.
Il Premio Nobel per la fisica 2023 è stato assegnato a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier per “metodi sperimentali che generano impulsi di luce ad attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia”.