La spirale intrauterina è un metodo contraccettivo altamente efficace che ha dimostrato di essere una scelta affidabile per molte donne.
Si tratta di un piccolo dispositivo, a forma di “T”, viene inserito direttamente nell’utero e offre una protezione a lungo termine contro la gravidanza indesiderata.
Scopri come funziona la spirale intrauterina, quali sono le sue controindicazioni e il suo costo.
Come funziona la spirale intrauterina?
Questo piccolo dispositivo inserito nella cavità uterina è conosciuto con diversi nomi e abbreviazioni, tra cui spirale, spirale di rame, spirale intrauterina, scudo contraccettivo, dispositivo intrauterino e semplicemente spirale.
Il tipo più comune è una piccola struttura a forma di “T” o ferro di cavallo avvolta con un filo di rame, da cui deriva il nome “spirale di rame”.
A differenza della spirale ormonale, quella di rma previene la gravidanza senza rilasciare ormoni. A causa della sua posizione, la bobina di rame è anche chiamata contraccezione intrauterina (intrauterina: nell’utero) o IUD per dispositivo intrauterino.
Le spirali di rame sono fatte di plastica. Un’asta flessibile è avvolta da un filo di rame. Su di esso sono presenti dei bracci laterali in modo che le preparazioni assumano una forma a T. La lunghezza delle spirali di rame è compresa tra 2,5 e 3,5 cm.
Nella parte inferiore sono presenti cinghie di recupero che ne consentono la rimozione da parte di operatori sanitari.
Come funziona l’effetto contraccettivo della spirale? Da un lato, gli ioni rame ostacolano la motilità degli spermatozoi, in modo che non possano fecondare un potenziale ovulo.
D’altra parte, la spirale di rame, come un corpo estraneo, provoca un cambiamento nel rivestimento dell’utero in modo che un ovulo ancora fecondato non possa impiantarsi. La bobina di rame impedisce, dunque, il verificarsi della gravidanza.
Scopri quali sport si possono fare in gravidanza, cliccando qui.
La spirale è un metodo contraccettivo sicuro?
Con un indice di Pearl compreso tra 0,3 e 0,8, lo IUD al rame è un contraccettivo molto sicuro. L’indice Pearl indica quante donne rimangono incinte nonostante l’uso di un metodo contraccettivo.
Ad esempio, 0,3 significa che su 100 donne, 0,3 rimarranno incinte entro un anno. In parole semplici, da 3 a 8 donne su 1.000 che usano la spirale di rame come contraccettivo rimangono incinte entro un anno.
Il prezzo della spirale, a seconda di quella che si sceglie con il proprio medico, va dai 170 ai 300 euro.
Scopri come funziona il parto in acqua, cliccando qui.
Quali sono le controindicazioni della spirale intrauterina?
Le controindicazioni assolute all’utilizzo delle spirali in rame sono:
- Gravidanza sospetta o confermata;
- Allergia al rame o ad altri componenti dello IUD al rame;
- Malattie maligne dell’apparato genitale;
- Sanguinamento vaginale inspiegabile;
- Storia di gravidanza ectopica (impianto di un ovulo fecondato al di fuori della cavità uterina) o presenza di fattori di rischio;
- Infezioni sessualmente trasmissibili negli ultimi 12 mesi;
- Aborto infetto negli ultimi 3 mesi;
- Malattia infiammatoria pelvica ricorrente attuale o nota;
- Malformazioni o cambiamenti nella posizione dell’utero o della cervice.
Lo IUD al rame non è un contraccettivo adatto ai giovani di età inferiore ai 16 anni e può essere difficile per le ragazze e le donne sopra i 16 anni che non hanno ancora partorito. Ciò è dovuto alle dimensioni più piccole dell’utero.
Esistono preparati più adatti alle donne che non hanno partorito grazie alla loro forma più flessibile e alle dimensioni più ridotte.
A chi è adatta la spirale?
La spirale può essere utilizzata per la contraccezione a lungo termine o come opzione di contraccezione di emergenza dopo rapporti sessuali non protetti.
Per questa seconda opzione, deve essere inserita entro 72-120 ore dal rapporto sessuale non protetto per prevenire l’impianto di un possibile ovulo fecondato nell’utero, con un tasso di successo del 95%. Questo la rende una valida alternativa alla “pillola del giorno dopo”.
Inoltre, la spirale di rame può essere utilizzata come metodo contraccettivo dopo la gravidanza. È possibile inserirla entro 10 minuti dal parto vaginale o dall’aborto, anche se in questo caso c’è un rischio leggermente aumentato di gravidanza, rigetto o spostamento a causa dei cambiamenti dell’utero dovuti alla gravidanza precedente.
L’inserimento della spirale è raccomandato solo dopo che l’utero si è completamente ripreso, ovvero almeno 6 settimane dopo la nascita o l’aborto, o 12 settimane dopo un taglio cesareo.
A cosa prestare attenzione se utilizzi la spirale
La spirale è un dispositivo estraneo e il suo inserimento comporta un rischio di infezione, con il massimo rischio di infiammazione nel primo mese successivo all’inserimento.
Le possibili conseguenze di questa infiammazione possono includere una ridotta fertilità e persino l’infertilità.
Questo rischio è da tenere in considerazione soprattutto per le donne che non hanno ancora avuto figli, ma desiderano averne in futuro.
Prima di scegliere questo metodo contraccettivo, parlane con il tuo ginecologo.