Sciopero nazionale dei taxi proclamato per martedì prossimo, 10 ottobre. In agitazione le sigle sindacali Fast Confsal, Or.s.a. e Usb-taxi.
Continuano le proteste del servizio taxi contro il Decreto Asset: sciopero martedì prossimo 10 ottobre, a Milano le agitazioni sono già due
Le strumentalizzazioni e le menzogne hanno le gambe corte – scrivono i sindacati che indicono lo sciopero dei taxi – I governi di qualsiasi tipo (centrodestra, centrosinistra o tecnico), come hanno sempre fatto, subiscono una campagna stampa disgustosa. L’avvicinarsi delle Elezioni Europee invoglia il “Governo Meloni” a darci in pasto all’opinione pubblica. L’articolo 3 del “Decreto Asset” ne è un chiaro esempio.
Nella città di Milano, un primo assaggio si è avuto già nel corso dell’ultima settimana, con due scioperi a sorpresa. Uno giovedì scorso, 28 settembre, mentre l’ultimo si è registrato ieri, 2 ottobre, e sempre in risposta al famoso articolo 3 del “Decreto Asset”. Non piacciono insomma l’emissione delle nuove licenze fino a un massimo del 20% in più sul totale per ogni comune né la nascita di licenze temporanee.
“Le carenze del trasporto pubblico portano a una colpevolizzazione dei tassisti”
Il servizio taxi, sostengono i sostenitori dell’agitazione, sarebbe allora il parafulmine per l’utenza puntualmente delusa. Dunque denunciano:
È uno scaricabarile tra governo e amministrazioni locali per nascondere le carenze del Trasporto Pubblico di Linea. I conseguenti tagli vengono scaricati addosso a noi. I dissesti provocati da tariffe indecenti e mancanza di pianificazione vengono occultati, per colpevolizzare i taxi, indicandoli come i responsabili di tutti i mali del mondo.
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