Stando alle ultime notizie, avrebbe confessato, dopo quattro mesi di carcere, Luigi Borracino, il giovane arrestato per l’omicidio di Paolo Stasi, consumatosi a Francavilla Fontana il 9 novembre 2022. Davanti agli inquirenti ha riferito di essere stato lui a sparare i colpi mortali, spiegando che però “non voleva uccidere”. Nelle ore precedenti aveva chiesto di poter essere interrogato per raccontare la propria versione dei fatti.

Omicidio Paolo Stasi, le ultime notizie: dal carcere la confessione di Luigi Borracino, arrestato quattro mesi fa

Da poco maggiorenne, Borracino è stato ascoltato ieri dal procuratore del Tribunale per i minorenni Simona Filoni e dal sostituto procuratore Paola Guglielmi. Davanti a loro ha ripercorso quanto accaduto nel tardo pomeriggio del 9 novembre 2022, spiegando di aver sparato alla vittima, ma con l’intenzione di “minacciarla” e non di ucciderla.

Non era a conoscenza del fatto che lo avesse attinto dai due colpi di pistola, lo ha saputo solo la sera. Si tratta voglio precisare di un interrogatorio che ha sollecitato lui alla Procura. Dopo un pò di mesi ha fatto un percorso suo personale ed ha chiesto di essere interrogato per chiarire alcuni aspetti di cui gli inquirenti non potevano avere conoscenza,

ha spiegato il legale che lo assiste, l’avvocato Maurizio Campanino, secondo quanto riportano fonti locali. Paolo Stasi, 19 anni, era stato freddato davanti alla sua abitazione di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, per un debito di droga: Borracino, all’epoca 17enne, lo aveva fatto scendere di casa con la scusa di farsi consegnare una busta shopper verde (volutamente) dimenticata da lui qualche ora prima e gli aveva sparato due colpi di pistola, facendolo cadere a terra inerme e dandosi alla fuga.

Sulla scena del crimine era stato accompagnato da un altro ragazzo, il 21enne che si trovava alla guida dell’auto usata per raggiungere l’abitazione della vittima e poi per allontanarsi, anch’egli finito in manette.

La ricostruzione del movente

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, alla base del delitto ci sarebbe un debito di circa cinquemila euro maturato nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Attività in cui lo stesso Stasi era coinvolto, in quanto “custode” della droga: nella sua abitazione gli inquirenti avevano sequestrato una somma di oltre ottomila euro, una pistola a gas di tipo scacciacani e la stessa shopper che avrebbe dovuto riconsegnare a Borracini, contenente droga, bilancini e materiale da taglio.

Per questo anche la madre era finita sotto inchiesta: dopo aver scoperto che il figlio faceva uso di marijuana, avrebbe accettato di nasconderla in casa propria a patto che – in cambio della sua “tolleranza” e discrezione – il giovane offrisse anche a lei delle piccole quantità di sostanza, per uso personale. È probabile che i giovani coinvolti nel delitto del figlio volessero uccidere anche lei, per paura che potesse parlare: era l’unica a sapere in che reali rapporti si trovassero.

Ad incastrarli era stata l’analisi delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione della vittima. Ma anche le informazioni estrapolate dagli accertamenti sulle utenze telefoniche e sulle intercettazioni ambientali dei dialoghi che, negli attimi successivi all’omicidio, i due ragazzi avevano avuto con le rispettive fidanzate, finite anch’esse nei guai. Prima di ieri però il 18enne non si era mai assunto le proprie responsabilità.

Esterrefatta la comunità brindisina

La vicenda aveva sconvolto la comunità brindisina, che di recente ha dovuto fare i conti anche con un altro fatto di cronaca: l’accoltellamento di una ragazza di 17 anni da parte del vicino di casa 52enne. È successo a San Vito dei Normanni: l’uomo avrebbe citofonato alla giovane e, dopo averla convinta ad aprire il portone di casa, l’avrebbe colpita ripetutamente con un coltello all’addome, ferendola in modo grave.

Sembra che soffra di problemi psichiatrici, ma sul movente dell’aggressione si hanno ancora molti dubbi. È accusato di tentato omicidio. La vittima resta intanto ricoverata: i medici hanno fatto sapere che è uscita dalla rianimazione e che le sue condizioni sono stabili. Si salverà, ma per un po’ dovrà fare i conti con ciò che le è accaduto.