Naspi ottobre 2023, quando viene pagata? Innanzitutto, bisogna chiarire che non tutti riceveranno i fondi nel primo giorno in cui diventano disponibili.

Naspi ottobre 2023, quando viene pagata?

Il pagamento della Naspi dovrebbe iniziare a partire dal 9 Ottobre 2023. È importante notare che questa data può variare leggermente da individuo a individuo, e alcune persone potrebbero ricevere il pagamento nei giorni successivi della stessa settimana.

E’ importante notare che i pagamenti relativi al rimborso 730, per coloro che hanno designato l’Inps come sostituto di imposta, potrebbero continuare nel corso di questo mese. Tuttavia, è cruciale tenere a mente che tali accredita avverranno in date diverse rispetto a quelli della Naspi.

Il pagamento della Naspi si riferisce sempre al mese precedente, ovvero dal 01/09/2023 al 30/09/2023. Pertanto, a Ottobre 2023 verrà erogato il pagamento per il mese di Settembre 2023 e così via. Il calendario dei pagamenti della Naspi 2023 può variare notevolmente: ogni pagamento può oscillare di più o meno di 30 giorni rispetto ai pagamenti precedenti o successivi.

Inoltre, per coloro che attendono il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è fondamentale presentare in anticipo (almeno 30 giorni prima) il modello Naspi-Com. Questo può essere fatto tramite il sito Inps Online, seguendo una serie di passaggi per accedere alle informazioni relative ai pagamenti della Disoccupazione ad Ottobre 2023.

Cosa fare se la Naspi è in ritardo?

Se l’attesa per la ricezione dell’accredito della Naspi dovesse estendersi oltre la data del 31 ottobre, ciò potrebbe indicare una possibile sospensione del pagamento dell’indennità.

Le ragioni di questa prolungata attesa potrebbero essere varie:

In genere, i ritardi si verificano più frequentemente tra i nuovi beneficiari della Naspi. Coloro che hanno recentemente presentato la domanda e attendono il primo accredito dovrebbero aspettarsi un arrivo più tardivo rispetto ai beneficiari “storici”. Tuttavia, è importante notare che solitamente questi ritardi non dovrebbero superare il mese in corso.

Altre possibili cause di ritardo potrebbero includere:

  1. Errori nella compilazione della domanda, soprattutto per i neo beneficiari.
  2. La mancata stipula o il rinnovo del PSP (Patto di Servizio Personalizzato), un accordo obbligatorio che ogni lavoratore disoccupato deve firmare con il proprio Centro per l’Impiego entro 15 giorni dalla presentazione telematica della domanda di disoccupazione presso l’INPS.
  3. La mancata comunicazione all’INPS della contestazione inviata al datore di lavoro in caso di dimissioni per giusta causa.
  4. La mancata comunicazione da parte del datore di lavoro dei contributi EMENS o dell’invio del modello DMAG per i lavoratori agricoli.

Chi ritiene di aver adempiuto a tutte le procedure richieste e di avere tutte le carte in regola, può prendere in considerazione l’opzione di presentare un sollecito all’INPS per ottenere informazioni e assistenza in merito al ritardo nell’accredito dell’indennità.

Per farlo deve presentarsi nella Sede Territoriale di competenza Inps, oppure può contattare l’INPS online con il servizio INPS Risponde.