A partire da oggi, 3 ottobre 2023, Poste Italiane ha riattivato la piattaforma per la cessione dei crediti d’imposta del superbonus dopo la sospensione che si è verificata nei mesi scorsi. Proprio il periodo di mancata fornitura del servizio di acquisto dei bonus è coinciso con la fase di implementazione delle procedure di elaborazione e controllo di quanto previsto dalle norme relative al superbonus e agli altri bonus edilizi.
In particolare, l’offerta di Poste Italiane è calibrata sulle persone fisiche che abbiano sostenuto le spese per effettuare gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico dei propri immobili. Si tratta, quindi, di acquisizioni delle prime cessioni.
Superbonus, Poste Italiane riattiva la piattaforma di cessione crediti da oggi 3 ottobre 2023
Riparte la piattaforma di cessione dei crediti d’imposta di Poste Italiane a partire dal 3 ottobre 2023 con nuove regole di acquisizione che l’istituto invita a leggere sul proprio portale. In particolare, Poste Italiane si riserva il diritto di valutare le proposte di acquisto dei bonus edilizi (a sua insindacabile valutazione), relative alle prime cessioni sulle spese sostenute per gli interventi. Pertanto, per avere la certezza dell’avvenuta conclusione dell’operazione, Poste Italiane invita chi inizi una pratica di cessione di effettuare la comunicazione dell’opzione scelta all’Agenzia delle entrate solo dopo aver ricevuto l’accettazione contrattuale della proposta da parte dell’istituto.
Sono ammessi, quindi, alla pratica di cessione dei crediti le persone fisiche che abbiano un credito “originario” sui lavori edilizi. Pertanto, la piattaforma esclude dall’acquisto i crediti che siano già stati oggetto di trasferimenti in precedenza, includendo in questi anche gli sconti in fattura dai quali si generano i crediti stessi. Inoltre, il cliente è invitato a produrre a Poste Italiane il set di documenti sul quale l’istituto effettuerà i dovuti controlli.
Superbonus poste italiane crediti, come presentare domanda della pratica di cessione?
Per la presentazione della domanda di cessione del credito sui superbonus è necessario accedere alla piattaforma messa a disposizione da Poste Italiane. Per l’accesso è occorrente che il richiedente sia titolare di un conto corrente Banco Posta e abbia le credenziali Spid, ottenute sia mediante Poste Italiane che tramite qualsiasi altro provider.
Le comunicazioni che Poste Italiane invia al cliente avvengono mediante posta elettronica: l’indirizzo comunicato nella pratica viene verificato più volte da parte di Poste Italiane in quanto l’istituto richiede documenti e informazioni solo mediante questo canale.
Quali bonus si possono vendere?
I crediti che sono oggetto di acquisto da parte di Poste Italiane sul superbonus sono quelli di prima cessione. Attenzione, tuttavia, alle quote annuali che si vanno a cedere che sono quelle relative all’anno 2024. In altre parole, da oggi 3 ottobre, si possono cedere le quote relative alle spese sostenute nel 2023 e le rate residue relative a costi sostenuti negli anni 2020, 2021 e 2022.
Limiti nella vendita dei bonus edilizi
Trovano conferme le indiscrezioni delle ultime settimane relative al tetto di importo relativo alla cessione dei crediti del superbonus. L’importo massimo di cessione è pari a 50.000 euro per ciascun cliente, tetto che può essere raggiunto anche mediante più operazioni di cessione. Rimane confermato anche il tetto massimo dei rapporti che il singolo cliente non deve eccedere con Poste Italiane, fissato in 150.000 euro. Concorrono a tale limite anche i crediti ceduti in precedenza rispetto alla riapertura di oggi.
A titolo di esempio, se il cliente non ha mai ceduto crediti a Poste Italiane, ha un plafond di 50.000 euro per le operazioni relative a questa tornata di vendita dei crediti d’imposta. Se, invece, non si tratti di prima operazione fatta con Poste Italiane, è importante non superare il tetto complessivo di 150.000 euro di cessioni. Pertanto, se in precedenza il cliente aveva fatto già cessioni per 90.000 euro, con il nuovo plafond può arrivare fino a 140.000 euro di cessioni; se in precedenza il correntista aveva ceduto crediti per 120.000 euro, il plafond a sua disposizione è pari a 30.000 euro, da raggiungere mediante una o più operazioni di cessione.