Pensioni, Quota 103 ultimissime: la legge di Bilancio 2023 ha introdotto una misura temporanea chiamata “Pensione anticipata flessibile” o “Quota 103”. Per ottenere questa pensione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Avere almeno 62 anni di età.
- Aver accumulato 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023.
Quota 103 ultimissime: incentivo per posticipo pensione
Questa norma include anche un incentivo per coloro che desiderano rimanere al lavoro nonostante soddisfino i requisiti sopra menzionati.
L’incentivo, come specificato nell’articolo 1, comma 286, della legge 197/2022, consiste nel versamento dei contributi previdenziali direttamente in busta paga anziché all’INPS, corrispondenti ai periodi di permanenza al lavoro oltre i 62 anni. Le disposizioni attuative di questa norma sono contenute in un decreto del Ministero del Lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023.
L’INPS ha reso disponibile una procedura telematica per le domande di sgravio, come comunicato nel messaggio 2426 del 28 giugno. La circolare 82 del 22 settembre fornisce dettagli sulla tempistica per l’applicazione dello sconto e le istruzioni Uniemens per i datori di lavoro.
Per chi matura i requisiti per la pensione con Quota 103, ci sono tre opzioni:
- Pensione anticipata Quota 103: Chi sceglie questa opzione riceverà un assegno massimo lordo pari a 5 volte il trattamento minimo (2.818,70 euro), che verrà applicato fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni, fino al 31 dicembre 2024). Dopo i 67 anni, verrà pagata la pensione piena.
- Sgravio contributivo per Quota 103: I lavoratori con 62 anni e 41 anni di contributi versati che decidono di rimanere al lavoro possono presentare un’istanza all’INPS. L’INPS verifica i requisiti e comunica al datore di lavoro, che riconoscerà il beneficio in busta paga. Queste somme saranno imponibili ai fini fiscali, ma non ai fini contributivi, quindi non contribuiranno all’importo totale della pensione.
- Permanenza al lavoro con i requisiti per Quota 103: Chi sceglie questa opzione può continuare a lavorare con le trattenute previdenziali standard fino al momento della pensione “ordinaria”. Questo comporterà contributi più consistenti e, di conseguenza, un assegno pensionistico più alto rispetto alle altre opzioni.
Come presentare domanda per l’incentivo
Le domande per l’incentivo possono essere presentate tramite diverse modalità, tra cui:
- il sito web dell’INPS,
- i servizi telematici dei patronati riconosciuti dalla legge,
- il Contact Center Integrato.
Per quanto riguarda i datori di lavoro, devono iniziare a riconoscere l’incentivo in busta paga dopo aver ricevuto la comunicazione dall’INPS che conferma che il lavoratore soddisfa i requisiti.
Le istruzioni specifiche sono contenute in una circolare dell’INPS e includono dettagli sulla decorrenza dell’incentivo, le istruzioni per le diverse categorie di lavoratori e le modalità di comunicazione tra INPS, lavoratore e datore di lavoro.