Con la prossima Legge di Bilancio del 2024, è previsto un aumento degli stipendi degli statali. Si tratta solo di uno dei molti punti nel calderone delle misure contenute nella prossima Manovra finanziaria.
Tra tutti gli interventi previsti, uno riguarda le buste paga dei dipendenti pubblici, ovvero gli statali. Si pensa, infatti, ad un aumento degli stipendi che dovrebbe coinvolgere una grossa fetta dei lavoratori del pubblico impiego, con uno stanziamento di 3 miliardi di euro di risorse.
Oltre agli aumenti, sono previsti anche interventi specifici per migliorare le condizioni di lavoro. Procediamo con ordine e, prima di tutto, parliamo degli aumenti.
Contratti dei lavoratori statali, previsti aumenti con la Legge di bilancio 2024
Nella Manovra finanziaria del 2024 sono previste diverse misure e provvedimenti sul piano lavoro. La prossima Legge di bilancio dovrebbe garantire un generoso aumento degli stipendi per i dipendenti del settore pubblico. Per aumentare le buste paga dei lavoratori statali, è previsto lo stanziamento di 3 miliardi di euro di risorse.
La priorità verrà data al settore della sanità, in base a quanto è emerso dalla Nota di aggiornamento al DEF (NADEF), il documento di economia e finanza.
Gli aumenti in questione per i dipendenti pubblici seguono il percorso del rinnovo triennale dei contratti per il lavoro pubblico, garantendo un incremento nella busta paga dei lavoratori.
Il 28 settembre 2023, è stato firmato il contratto tra i sindacati e l’Aran e andrà a coinvolgere anche i dirigenti della sanità pubblica.
Chi sono gli interessati e quali sono gli importi
Gli aumenti previsti coinvolgeranno una vasta platea di lavoratori statali. Si contano almeno 135.000 lavoratori dipendenti, compresi i medici e i dirigenti nelle professioni sanitarie.
Ma non si tratterà solo di buste paga più pesanti. Oltre agli stipendi statali, sono previste anche ulteriori misure per migliorare le condizioni generali di lavoro, sempre con particolare riferimento all’ambito sanitario.
Possiamo fare diversi esempi, a partire dall’orario di lavoro ai turni, fino alle pronte disponibilità e alle guardie mediche. I miglioramenti vanno ben oltre gli stipendi. Bisogna anche ricordare che il settore sanitario è stato il comparto maggiormente colpito e messo alla prova nel periodo pandemico. Per queste e molte altre ragioni, si tratta di un settore che ha bisogno di un miglioramento generale, a partire dagli stipendi. Non si esclude, comunque, la possibilità che anche altri settori lavorativi vengano coinvolti da altre misure.
Parliamo di importi, in quanto, non saranno uguali per tutti. L’aumento sarà diverso in base alle caratteristiche del lavoro svolto, dall’età e dal ruolo. In ogni caso, si punta a garantire buste paga molto alte, fino alla cifra di 300 euro.
È previsto anche un bonus una tantum, già previsto per l’anno in corso e pari all’1,5% dello stipendio. Si pensa possa essere un aumento transitorio in attesa del rinnovo dei contratti. Il bonus dovrebbe essere di circa 100 euro, ma la cifra può variare in base allo stipendio e alla specifica situazione. Si tratta, quindi, della conferma di una soluzione tampone, nell’attesa del rinnovo dei contratti pubblici.
Tutti gli interventi del comparto sanità
Per quanto riguarda il comparto della sanità, nella comunicazione effettuata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione, in riferimento ai contratti dei dirigenti, sono stati segnalati tutti gli interventi varati nel corso degli anni.
Sono stati effettuati diversi interventi a novembre 2022, a maggio 2023 e a luglio 2023. Per il momento si deve siglare il contratto dei dirigenti degli enti locali, per i rinnovi che riguardano le annualità 2022-24. Ricordiamo, infatti, che con la fine della stagione dei contratti per il periodo 2019-21, si inaugura l’avvio della discussione sui nuovi, e in merito si attendono novità dalla prossima Legge di Bilancio.
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