Nato e cresciuto a Catanzaro, Massimo Mauro aveva il sogno di esordire in Serie A con la maglia giallorossa e ci è riuscito. Le soddisfazioni più importanti, in termini di risultati e vittorie, però, se l’è levate con Juventus e Napoli. Esterno dotato di grande estro e tanta qualità, in carriera ha avuto la fortuna e la bravura di poter giocare al fianco di Zico, Platini e Maradona, tre dei più grandi di sempre. Al primo anno in squadra con El Pibe de Oro ha vinto uno storico scudetto; poi con i partenopei, nel 1993, ha chiuso la carriera e appeso gli scarpini al chiodo. Oggi commentatore tv ed esperto opinionista, per analizzare la stagione del Napoli e dire la sua sul caso Osimhen, Mauro è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Napoli e Osimhen, Mauro a Tag24
Non è partita come i tifosi si aspettavano, ma ora il Napoli di Garcia ha dimostrato di essere in ripresa. Le due vittorie di questa settimana, contro l’Udinese nel turno infrasettimanale e con il Lecce nel weekend, rilanciano gli azzurri anche in chiave scudetto. Nonostante la falsa partenza, infatti, sono 14 i punti in classifica dopo 7 giornale, a pari punti con la Juventus di Allegri e a 4 lunghezze dalle due milanesi. Per analizzare le ultime prestazioni del Napoli, e commentare il caso Osimhen, Mauro, che ha vestito la maglia azzurra dal 1989 al 1993, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
“Il Napoli ha l’attacco più forte di tutto il campionato italiano perché Kvaratskhelia e Osimhen, se ripetono le prestazioni dello scorso anno non hanno assolutamente rivali in Serie A. E anche centrocampo e difesa – ha esordito l’ex centrocampista – sono comunque di livello e all’altezza per lottare per la vetta. È chiaro che è una squadra che potrà essere protagonista fino alla fine e giocarsi lo scudetto, nonostante un avvio di stagione complicato. Poi se lo vincerà o meno, chiaramente non lo so, è chiaro che molto dipenderà da quei due talenti che ho già citato. Sarà una corsa con le due milanesi. Sono convinto che l’Inter abbia l’organico più forte, quello più profondo e di qualità. Il Milan invece sta facendo benissimo, ma nei singoli non è più forte del Napoli. Garcia può contare su due giocatori per ruolo, in ogni reparto. Tutti i ragazzi che hanno vinto lo scorso anno hanno grande autostima e consapevolezza. Potrebbero fare un’impresa mai riuscita a nessuno, neanche a Maradona, vincendo il tricolore per due anni consecutivi. Non è certo uno stimolo da poco”.
La posizione di Garcia
Due vittorie che consentono a Garcia di respirare. Il tecnico francese rischiava di finire già sul banco degli imputati.
“Vincere è sempre importante, per la classifica e per il morale. Però va detto che è ancora presto per valutare se il Napoli ha totalmente superato le difficoltà dell’avvio di stagione. Questa settimana è stata decisiva – ha spiegato Mauro – ma Udinese e Lecce non sono test totalmente probanti. La cosa più importante, a prescindere dal campo, è quella di non gettarsi la zappa sui piedi e non creare problemi all’interno dello spogliatoio. Le chiacchiere sono state già parecchie, è importante che tra il mister e la squadra ci sia armonia. Si devono evitare situazioni che possano alterare l’equilibrio della squadra, che è stato straordinario nei due anni di Spalletti. Sarebbe davvero un peccato buttare tutto”.
Il caso Osimhen
A tener banco in casa Napoli c’è sempre il caso Osimhen. L’attaccante nigeriano in campo dà sempre il massimo, ma segna e non esulta e l’ambiente rumoreggia.
“Osimhen è un grande talento, ma un professionista deve avere chiaro in mente cosa può o non può fare e dov’è il limite. Se non è d’accordo con la sostituzione di Garcia è giusto che lo dica, in quel caso trovo inutile che il mister si arrabbi se un calciatore lo fa con rispetto. Ma poi deve fermarsi. Non può non salutare i compagni, non esultare ai gol. Anche se succede qualcosa che gli dà fastidio non può avere atteggiamenti che danneggiano la squadra. Questa settimana ha segnato – ha continuato l’opinionista tv – sia con l’Udinese che con il Lecce, ma non deve rompere le scatole con comportamenti da fanciullo. Ricordiamoci che è un professionista che guadagna milioni di euro. Il mercato? Se diventa un problema sarà cedibile già a gennaio. Io mi auguro di no, ma dobbiamo vedere come evolverà questa situazione”.
La sfida di Champions
Intanto domani il Napoli scenderà di nuovo in campo, questa volta per una difficilissima sfida di Champions League.
“Domani al Maradona arriva Ancelotti, sarà un match dal sapore particolare. Quando giochi contro il Real Madrid le motivazioni vengono da sé. Sarà una partita meravigliosa che potrà risolvere ancora di più questi sciocchi problemi che si sono creati all’interno dello spogliatoio” ha concluso Mauro.