Sulle pensioni dei docenti e del personale ausiliario, tecnico e amministrativo (Ata) delle scuole, c’è una doppia modalità di uscita anticipata con opzione donna. La misura, infatti, può essere agganciata sia con i requisiti maturati entro la fine del 2021, che con quelli raggiunti entro il 31 dicembre 2022. Si tratta di criteri nettamente differenti gli uni dagli altri, i primi consistenti nei semplici parametri anagrafici e di anni di contribuzione, i secondi – invece – più complessi, con l’aggiunta di requisiti di tipo sociale e familiare. 

Le modalità di accesso alla pensione dei dipendenti della scuola sono dettate dalla circolare del ministero dell’Istruzione e del merito. I dipendenti interessati hanno poco tempo a disposizione per scegliere: la domanda, infatti, dovrà essere trasmessa entro il 23 ottobre 2023, lo stesso termine relativo all’istanza di trattenimento in servizio per i docenti e Ata che dovessero maturare ancora i requisiti di pensionamento. 

Pensioni docenti e Ata, doppia modalità di uscita anticipata con opzione donna 

Docenti e personale Ata dovranno trasmettere, entro il 23 ottobre prossimo, la domanda di cessazione dal servizio per andare in pensione. Tra i vari canali di prepensionamento, vi è quello dell’opzione donna che, per quest’anno, avrà due alternative di uscita. La prima consente di andare in pensione all’età di 58 anni unitamente a 35 anni di contribuzione versata. Tali contributi devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2021. 

L’alternativa sono i requisiti maturati entro il 31 dicembre 2022 che appaiono più complessi, soprattutto perché uniscono criteri anagrafici e contributivi a situazioni familiari e di disagio lavorativo. Infatti, come chiarito dalla circolare del ministero dell’Istruzione, a questa seconda modalità di prepensionamento potranno accedere i docenti e i dipendenti Ata che abbiano maturato l’età di 60 anni unitamente a 35 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2022

Sul requisito dell’età si può ottenere uno sconto a seconda del numero dei figli avuti dalla dipendente che presenti domanda. Pertanto, un anno di sconto (uscita a 59 anni) si può ottenere con un figlio, due anni di sconto (uscita a 58 anni) si ottiene con due figli. Non è possibile accedere a sconti maggiori dal lato del requisito anagrafico.

Pensioni docenti Ata, quali sono i requisiti per andare in pensione prima? 

I requisiti anagrafici e contributi delle insegnanti e delle dipendenti Ata maturati entro il 31 dicembre 2022 per l’opzione donna devono trovare integrazione con ulteriori criteri comuni con l’Ape sociale. In particolare, per agganciare l’opzione donna alle condizioni indicate, le lavoratrici della scuola devono possedere almeno una delle due condizioni alternative.

Ovvero, devono assistere, al giorno della trasmissione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge, un parente o un affine fino al secondo grado convivente, ammesso che il coniuge, i genitori o la persona unita civilmente al disabile grave abbia almeno 70 anni di età o patologie invalidanti o, infine, sia deceduto. 

In alternativa, la docente o l’impiegata richiedente deve aver subito una ridotta capacità a lavorare pari al 74 per cento, accertata dall’apposita Commissione per l’invalidità civile.

Pensione a quota 103, 102 e 100, quale scegliere?  

I dipendenti della scuola, uomini e donne, possono accedere alla pensione mediante domanda anche con altri canali. Oltre alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 di contributi) e all’anzianità contributiva (pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, a prescindere dall’età), è consentita l’uscita con quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi), quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi ) e quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi).