Quanto aumentano le pensioni nel 2024? Con l’approvazione della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza da parte del Consiglio dei ministri il mercoledì 27 settembre, sono state apportate delle modifiche alle previsioni relative al tasso di inflazione stimato per il 2023. Questa informazione è di particolare interesse in quanto offre una prospettiva su quanto potrebbero aumentare le pensioni all’inizio del prossimo anno.

Quanto aumentano le pensioni nel 2024?

È importante sottolineare che ogni anno, nel mese di gennaio, viene effettuato un adeguamento delle pensioni in base al tasso medio di inflazione registrato nei 12 mesi precedenti. Inizialmente, nel Documento di economia e finanza, l’inflazione prevista per il 2023 e da applicare quindi a partire da gennaio 2024 su tutte le pensioni, era stata stimata al 5,6%. Questo significa che, per dare un esempio concreto, una pensione di 1.000 euro, soggetta all’applicazione integrale di questa percentuale, avrebbe visto un aumento di 56 euro.

Tuttavia, ora che sono disponibili dati più accurati per fare una stima più precisa dell’inflazione nel 2023, il governo ha rivisto leggermente al ribasso questa cifra. Secondo le previsioni della Nota di aggiornamento, l’inflazione media nel 2023 dovrebbe essere del 5,4%, rappresentando quindi una diminuzione dello 0,2% rispetto alle previsioni effettuate lo scorso aprile.

Questa percentuale potrebbe subire variazioni, anche se probabilmente non si discosterà significativamente da quanto stimato nella Nadef. La situazione dovrebbe migliorare notevolmente l’anno successivo, quando si prevede che il valore dell’inflazione scenderà a circa il 2,3%, avvicinandosi così all’obiettivo ideale indicato dalla Banca centrale europea del 2%.

Per quanto riguarda le pensioni, è importante notare che è già previsto un adeguamento per il 2023, con un tasso dello 0,8%. Questo tasso rappresenta la differenza tra l’indice di rivalutazione inizialmente previsto (7,3%) e l’indice definitivo calcolato dall’Istat (8,1%).

La legge stabilisce che questo adeguamento debba avvenire all’inizio di gennaio, ma sembra che il governo Meloni stia lavorando per anticiparlo a novembre attraverso un apposito decreto.

Tabella rivalutazione pensioni 2024

In seguito, alle pensioni verrà applicato un ulteriore tasso di rivalutazione, stimato dalla Nadef al 5,4%. Questa percentuale sarà applicata integralmente solo alle pensioni che non superano quattro volte l’importo del trattamento minimo (pari a circa 568,24 euro nel 2023). Per le pensioni superiori a questa soglia, si applicherà il sistema introdotto dal governo con la legge di Bilancio 2023, che ha ridefinito le percentuali di rivalutazione. Ecco come saranno applicati i tassi:

  • Fino a 2.272,96 euro: un aumento del 100% del tasso, quindi del 5,4%.
  • Tra 2.272,96 euro e 2.841,20 euro: un aumento dell’85% del tasso, quindi del 4,59%.
  • Tra 2.841,20 euro e 3.409,44 euro: un aumento del 53% del tasso, quindi del 2,862%.
  • Tra 3.409,44 euro e 4.545,92 euro: un aumento del 47% del tasso, quindi del 2,538%.
  • Tra 4.545,92 euro e 5.682,40 euro: un aumento del 37% del tasso, quindi dell’1,998%.
  • Oltre i 5.682,40 euro: un aumento del 32% del tasso, quindi dell’1,728%.

Per esempio, una pensione di 1.000 euro vedrà un aumento di 54 euro, mentre una di 1.500 euro riceverà un incremento di 81 euro. Una pensione di 2.000 euro avrà un aumento di 108 euro al mese, mentre una di 2.500 euro riceverà un aumento di 114,75 euro. Per una pensione di 3.000 euro, l’incremento sarà di 85,86 euro. È importante tenere presente che queste cifre sono al lordo delle tasse.

Tuttavia, va notato che secondo la legge di Bilancio per il 2023, per le pensioni superiori alla soglia limite ma inferiori a tale limite aumentato della quota di rivalutazione automatica spettante per la fascia precedente, l’aumento di rivalutazione verrà concesso solo fino al limite superiore indicato.