E Ruben, Ruben, Ruben, Ruben Sosaaa…’ canta ancora la Curva Nord ad ogni occasione possibile. Sono passati ormai decenni, ma l’attaccante di Montevideo è rimasto nel cuore del popolo biancoceleste. Pescato da Regalia e Lovati a Saragozza, il ‘Principito’ ha vestito la maglia della Lazio per ben quattro stagioni e ha vissuto in prima persona la trasformazione del club. Dal ritorno in serie A nell’88 fino all’avvento di Cragnotti, che ha via via trasformato la squadra rendendola stellare, fino alla vittoria del magico scudetto del 2000. Classe innata, tanta simpatia e un carisma innegabile, il bomber uruguayano ha collezionato 124 presenze condite da 40 gol. Ora segue la squadra di Sarri dall’altro capo del mondo, senza perdersi una partita. Per commentare la crisi in casa Lazio, Sosa è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Crisi Lazio, Sosa a Tag24

Un ostacolo dopo l’altro, in casa Lazio niente va nella direzione giusta. La squadra di Sarri è partita malissimo e contro il Milan, sabato scorso, ha incassato la quarta sconfitta in 7 giornate di campionato. La classifica è impietosa e qualcosa anche all’interno dello spogliatoio inizia a scricchiolare. Il mister cerca di mantenere la calma, ma mercoledì contro il Celtic in Champions League e poi domenica prossima contro l’Atalanta allo stadio Olimpico sa bene di giocarsi molto. Il primo passo è quello di recuperare Immobile, alle prese con una stagione drammatica e con qualche polemica di troppo. Non riuscire a segnare, per un attaccante, è la cosa peggiore e lo sa bene chi in carriera ha occupato lo stesso ruolo, anche con la stessa maglia. Per commentare il momento di crisi della Lazio, Sosa è intervenuto in esclusiva a Tag24.

“Guardo sempre la Lazio perché è un club in cui ho lasciato il cuore. Purtroppo in questa stagione non ha iniziato bene – ha esordito l’ex calciatore – ma pensavo che la vittoria con il Napoli avrebbe potuto rappresentare una svolta. Così invece non è stato, Sarri sta trovando tantissime difficoltà in questo campionato ma io resto fiducioso. Per quella che è la mia esperienza c’è solo una soluzione per uscire dalla crisi ed è stare insieme e fare gruppo. Devono stringersi l’uno con l’altro, se serve anche con un ritiro e devono fare fronte comune. Quando si perde la cosa importante è restare uniti e non accusarsi a vicenda, altrimenti non se ne esce più. Mister e calciatori devono essere una cosa unica in questo momento perché la Lazio merita di tornare in alto. È una squadra che non può stare fuori dai primi 4 o 5 posti in classifica. La stagione comunque è appena cominciata ed è ancora lunga, i biancocelesti meritano di lottare per un posto in Champions”.

Il caso Immobile

Immobile non è sereno e il campo lo dimostra. Fisicamente non è al massimo, è per questo che Sarri contro il Milan lo ha fatto partire dalla panchina. Eppure quell’esclusione ha generato non poche polemiche, non di certo nei confronti del mister o della società, ma di quei tifosi che lo hanno criticato sui social.

“Immobile è un grande attaccante e tornerà a segnare, non ho dubbi. Come si fa a criticare un calciatore simile? Questo è il momento di sostenerlo – ha aggiunto Sosa – senza voltargli le spalle. Parliamo di un grande bomber, un grande capitano, uno che a questa maglia ha dato tantissimo. Sta affrontando un momento complicato ma e verrà fuori. Per un attaccante purtroppo è difficile accettare di non riuscire a fare gol, ma ci sono i momenti più sfortunati. Magari giochi bene e prendi il palo o la traversa, e poi ci sono gare in cui giochi male e la prima palla che tocchi va dentro. Fa parte del calcio anche questo, ma non deve abbattersi. I tifosi lo devono appoggiare e lui sentendo la fiducia di tutti tornerà ai suoi livelli”.

I prossimi impegni

Mercoledì intanto la Lazio se la vedrà con il Celtic in Champions League, per poi chiudere questo primo tour de force domenica allo stadio Olimpico contro l’Atalanta.

“Non è retorica, la gara più importante è sempre la prossima. Ora la Lazio dovrà pensare alla Champions e poi si concentrerà sull’Atalanta che è un match complicato ma non impossibile. Sarri deve fare in modo di resettare già da mercoledì sera contro il Celtic – ha proseguito l’attaccante – e poi ci sarà tempo di preparare la gara contro la Dea. È ovvio che quella con la squadra di Gasperini può rappresentare un momento fondamentale del percorso in campionato”.

La posizione di Sarri

Arrivati a questo punto però è necessario vincere e inanellare una serie di risultati utili consecutivamente, per uscire dalla crisi e tornare in lotta per le prime posizioni. La posizione di Sarri, almeno per ora, è salda, ma serve una svolta immediata.

“Purtroppo è sempre così, quando le cose non funzionano si punta sempre il dito contro il mister, ma Sarri è intoccabile. Non ci dimentichiamo cosa ha fatto nella scorsa stagione e ricordiamoci che in campo ci vanno sempre i calciatori. È ovvio che non si può cambiare una squadra intera, ma facciamoli lavorare con serenità. A me Sarri piace molto, penso sia un grande tecnico, serve pazienza e fortuna. Mercato? Sono arrivati molti calciatori, ma anche per i nuovi acquisti serve intelligenza. Non è facile arrivare in un ambiente in cui è tutto nuovo ed ambientarsi in poco tempo. Vedrete che piano piano riusciranno ad incidere e faranno vedere il loro valore” ha concluso Ruben Sosa.