Possono il tema dei migranti e quello della natalità essere strettamente collegati? Assolutamente sì secondo Stefano Bandecchi. Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare – che da mesi chiede alle Istituzioni di porgere lo sguardo al preoccupante calo demografico che sta travolgendo il nostro Paese – è infatti intervenuto nel tema sull’immigrazione offrendo, come suo solito, una prospettiva nuova, pragmatica e soprattutto lontana dalle ideologie di parte.
Secondo il sindaco di Terni, infatti, l’approccio della politica alla gestione dei flussi migratori continua a essere poco lungimirante e, soprattutto parziale. Un fenomeno strutturale quale quello delle migrazioni richiede, infatti, una prospettiva concreta di lungo periodo: allora perché non pensare ai migranti come una risorsa per l’Italia, anche in termini di contrasto all’invecchiamento del Paese?
Cosa pensa il sindaco Bandecchi dell’accoglienza ai migranti
La posizione pragmatica del sindaco di Terni Stefano Bandecchi circa l’accoglienza ai migranti è nota. Proprio sulle pagine di TAG24, infatti, Bandecchi ha sottolineato come, nella gara a “disfarsi” di queste persone, lui sarebbe pronto ad accoglierli nella sua Terni.
Il progetto del sindaco del capoluogo umbro è chiaro: accogliere i migranti e farli lavorare affinché essi possano divenire una risorsa per la comunità. Come più volte ribadito da Bandecchi, infatti, la vera partita sull’immigrazione non si gioca con i sì o con i no, ma con un approccio pragmatico e non demagogico al problema. Il tema, per il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, è riconoscere di avere davanti un fenomeno strutturale da governare con visione, e non con le solite modalità dell’emergenza.
In veste di amministratore, peraltro, Bandecchi ben conosce i problemi denunciati in questi mesi dai sindaci italiani, che più volte hanno lamentato uno scarso coinvolgimento degli enti locali nella distribuzione dei migranti decisa a livello centrale.
Cambiando i rapporti tra i vari livelli dello Stato tuttavia si potrebbe, secondo Bandecchi, accogliere in modo efficace i migranti, rispondendo ai bisogni della comunità in termini di forza lavoro. Ma non solo: per il sindaco di Terni essi potranno giocare, infatti, un ruolo fondamentale per combattere la sfida alla denatalità che rischia di far scomparire la popolazione del nostro Paese.
Natalità e migranti, Bandecchi: “In tema di accoglienza deve essere cambiato paradigma. La sfida è contrastare il calo demografico”
Il ragionamento di Bandecchi è chiaro: se si ha a cuore il tema della natalità non si può non considerare l’apporto che l’accoglienza dei migranti avrebbe nel contrastare il fenomeno. Anche perché i dati parlano chiaro: le ultime rilevazioni diffuse dall’Istat indicano chiaramente, infatti, come con questo trend l‘Italia perderà, entro il 2050, 5 milioni di abitanti.
«Mentre l’Italia invecchia, la politica sta a guardare». Se gli annunci del Governo, che più volte ha dichiarato di voler investire in politiche a supporto della natalità, hanno trovato la sponda di Bandecchi, lo stesso ancora non si può dire per la messa in pratica.
Il problema, secondo il sindaco di Terni, è che non solo in Italia non si fanno figli, ma che troppe persone «vanno a vivere all’estero, superando così il numero dei migranti che arrivano in Italia», con il risultato che «il nostro Paese avrebbe bisogno di almeno 350mila migranti l’anno per occupare posti lavoro».
Per questo motivo Bandecchi richiama la politica ad affrontare il tema delle migrazioni con «politiche intelligenti, concrete e non ideologiche». Come più volte ribadito dal coordinatore nazionale di AP, «i migranti, se opportunamente inseriti, possono essere una risorsa sia per la nostra economia sia per affrontare il drastico calo di popolazione a cui l’Italia va incontro, con tutte le gravissime conseguenze per il nostro sistema di welfare, destinato a crollare in assenza di nuove nascite».
Il cambio di passo richiesto al Paese su questi temi, secondo Bandecchi, «è un fatto, non un’ipotesi. Il tema dei migranti giocherà nella sfida alla natalità un ruolo cruciale, che piaccia o no».