La discoteca Teatre e il ristorante adiacente Fonda Milagros, distrutti nell’incendio divampato nella discoteca di Murcia, non dovevano essere aperti. Lo hanno comunicato l’ex vicesindaco Andrés Guerrero e l’attuale vicesindaco Antonio Navarro, in una conferenza stampa organizzata dal comune della città iberica.

Incendio nella discoteca di Murcia, il Comune della città: “Ordinanza di chiusura per la Fonda e il Teatre emessa nel gennaio 2022”

Dopo la tragedia, arriva il tempo dell’accertamento delle sue cause e delle eventuali responsabilità. La città di Murcia fa i conti con l’incendio divampato in una discoteca all’alba del 1 ottobre, uccidendo 13 persone e ferendone 24. Dall’orrore – vivo negli audio terribili inviati da una ragazza rimasta intrappolata tra le fiamme a sua madre – si passa, dunque, alle prime ricostruzioni e alla ricerca di eventuali colpevoli.

Il Comune della città a sud della Spagna ha, quindi, indetto una conferenza stampa nella giornata di oggi, 2 ottobre 2023, nella quale sono emerse le prime responsabilità per i tragici fatti delle ultime ore. Alla presenza dei giornalisti, l’ex vicesindaco Andrés Guerrero e l’attuale vicesindaco Antonio Navarro hanno rivelato, infatti, che la discoteca Teatre e il ristorante Fonda Milagros non dovevano essere aperti, perché sprovvisti di licenza comunale.

I locali, dunque, avrebbero operato da quel momento senza licenza e nell’illegalità.

Per il Comune “l’unica responsabile è l’azienda” ma emergono le lacune delle istituzioni

Nelle loro dichiarazioni alla stampa, i due hanno ricostruito la vicenda, a partire dall’apertura del locale, all’epoca un’unica struttura, nel 2008. Nel 2019 arrivò, poi, la richiesta di dividere l’attività in due locali distinti, respinta dal comune con l’ordinanza del gennaio 2022 nella quale veniva imposta la cessazione di attività. Decisione motivata con la necessità di una nuova licenza che il Teatre avrebbe dovuto richiedere.

Guerrero e Navarro sottolineano che anche il ricorso presentato dalla discoteca venne respinto a marzo 2022 e che, a ottobre 2022, venne dato l’ordine all’ufficio preposto di effettuare la cessazione. Per entrambi, l’unico responsabile” di quanto accaduto è l’azienda, colpevole di aver ignorato le disposizioni comunali e l’ordinanza di cessazione dell’attività.

Tuttavia, durante l’incontro con i cronisti, nessuno dei due ha saputo fornire una risposta sul perché la discoteca e il ristorante adiacente abbiano continuato a essere aperti per più di un anno dopo l’ordinanza di chiusura. Le risposte fornite da Navarro e Guerrero hanno, infatti, dato l’idea che il comune non avesse seguito a dovere la vicenda e non fosse minimamente a conoscenza delle attività svolte dall’azienda.

Amministrativamente non esisteva“, hanno detto, riferendosi al Fonda Milagros, dando l’impressione che, per il Comune, la discoteca fosse effettivamente chiusa, senza che nessuno avesse mai controllato che le cose stessero realmente così.