Ai Mondiali di Ginnastica Artistica il grande ritorno di Simone Biles con l’esecuzione del Yurchenko doppio carpio: un salto che potrebbe diventare il Biles 2

Biles 2: il salto che potrebbe prendere il nome dalla ginnasta americana Simone Biles

Ieri ai Mondiali di Ginnastica Artistica di Anversa 2023 è andato in scena – l’atteso – grande ritorno di Simone Biles. Un comeback segnato in grande stile, come ci si attendeva dall’atleta americana di ventisei anni, con l’esecuzione del salto Yurchenko doppio carpio. Il salto estremamente complicato, prima della Biles, non era mai realizzato in una competizione da una donna, ma eseguito solo dagli atleti maschili. La prova della Biles impreziosita dallo Yurchenko doppio carpiato – il quale viene valutato con la nota di difficoltà più alta possibile – ha conquistato di conseguenza anche la giuria, con la ginnasta di Columbus, in Ohio, che ha ottenuto il punteggio 15.266. Alla fine delle prove nei quattro attrezzi, il suo totale è stato di 58.865. Grande gioia anche per il suo allenatore, il francese Laurent Landi che ha manifestato felicità per l’esito della performance e sottolineato lo spettacolo unico offerto dalla realizzazione dello Yurchenko. Ora, dopo questa performance già definita da molti come “storica” e “leggendaria”, si parla della possibilità di ribattezzare lo Yurchenko doppio carpio Biles 2. Il salto infatti potrebbe prendere adesso il nome dalla ginnasta americana. Per la Biles si tratta dell’ennesimo capitolo indimenticabile di una carriera che vede sette medaglie olimpiche e venticinque medaglie ai Campionati del Mondo di ginnastica artistica, sei titoli mondiali all-around e le  quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Rio 2016, conquistate nell’all-around, il volteggio, il corpo libero e la gara a squadre. Ai Mondiali di Ginnastica Artistica di Anversa 2023 l’esecuzione del salto è stata valutata con punteggio di 6.4, ovvero il punteggio massimo, a riconoscere l’estrema difficoltà dello Yurchenko doppio carpiato.

Biles 2: la storia del salto che potrebbe prendere adesso cambiare nome

Il salto protagonista di questa vicenda è stato “inventato” dalla ginnasta russa Natalia Yurchenko. In quese ore la Yurchenko, trasferitasi nel 1999 negli Stati Uniti, ha rilasciato un intervista presso la sua scuola di ginnastica CITY Club Gymnastics Academy di Chicago, dove vive con il marito Igor Sklyarov, ex calciatore russo che ha militato anche nella Dinamo Mosca. Nelle dichiarazioni rilasciate a Olympic Channel ha espresso la propria soddisfazione nel vedere la ginnasta americana eseguire il “suo” famoso salto. Quasi un passaggio di consegne, tra la Biles e l’ex-ginnasta nata in Russia, a Norilsk, il 26 gennaio 1965. Oltre al celebre salto che porta il suo nome, Natalia Yurchenko viene ricordata per aver vinto la medaglia d’oro all-around ai Campionati del Mondo di ginnastica artistica del 1983 tenuti a Budapest, in Ungheria. Il celebre salto invece venne eseguito ufficialmente per la prima volta dalla Yurchenko ai Campionati del Mondo di ginnastica artistica del 1985. Una performance che allora, nelle precedenti uscite, aveva suscitato non pochi dibattiti riguardo la sua pericolosità, con non pochi giurati impegnati a chidersi se era giusto consentirlo o meno. Nella sopracitata intervista, l’ex atleta russa ha ricordato come il salto sia stato concepito ai tempi dal suo allenatore Vladislav Rastorotsky (che ha avuto tra le sue file atlete del calibro di Ludmilla Tourischeva e Natalia Shaposhnikova), definito dalla diretta interessata come “un grande innovatore”. La Yurchenko si alleneva con Rastorotsky nella palestra di Rostov sul Don e da lì, oltre al “famigerato” salto, ha preso il via un’importante carriera sportiva nella ginnastica artistica che ha visto l’atleta russa nata a Norilsk non solo conquistare molti prestigiosi trofei, ma anche – a fine carriera – essere nominata Honoured Master of Sports dell’URSS.