Dal 30 settembre al 3 ottobre è Torino a fare da cornice all’edizione 2023 del festival “L’Italia delle Regioni”. Si è scelto come fil rouge dell’intera manifestazione il tema delle infrastrutture, snocciolato in tutte le sue ramificazioni: dall’impatto energetico ed ambientale all’innovazione e ricerca, senza dimenticare sanità, mobilità e logistica. Su questi temi risulteranno fondamentali i fondi europei dei Pnrr, su cui l’Italia dovrà farsi trovare pronta per potere usare nel miglior modo possibile i finanziamenti.

Il capo dello Stato italiano, invitato a Torino, ha improntato il suo discorso sull’importanza delle regioni intese come “colonna vertebrale del paese”:

“Le Regioni sono la colonna vertebrale del nostro Paese. Vorrei sottolineare come qui, in questi luoghi che parlano della storia d’Italia, le Regioni mandano un messaggio molto importante di unità”.

Fanno eco anche le parole di Roberta Mestola, Presidente del Parlamento europeo, presente in videocollegamento, che ha ribadito come nella solidarietà l’Unione Europea può dimostrarsi più forte.

Festival l’Italia delle Regioni a Torino, parola al presidente regionale Cirio

A margine del festival ha preso la parola Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte:

“Per la prima volta nella storia del Piemonte tutti i presidenti di Regione saranno a Torino, e questo è un risultato importante nel rispetto della storia di una terra in cui è nata l’Italia e del lavoro che come governo regionale stiamo facendo perché il Piemonte continui ad essere centrale nelle dinamiche politiche nazionali. Celebreremo il passato e parleremo anche di futuro”.

Festival l’Italia delle Regioni a Torino, Fedriga: “Più fondi per il Servizio Sanitario Nazionale”

Dal palco ha parlato anche Massimiliano Fedriga, che oltre ad essere presidente del Friuli Venezia Giulia è anche al vertice della Conferenza delle regioni e delle province autonome. Da lui un monito al governo, verso cui è già in pressing per l’approvazione per il terzo mandato per i presidenti di regione. Anche in questo caso si fa portavoce della richiesta di tutte le regioni di incrementare il finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale nella legge di Bilancio.

“Incrementare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale con la prossima Legge di Bilancio, al fine di realizzare un’efficace, innovativa e sostenibile programmazione sanitaria, muovendosi nella direzione di un miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e dell’efficienza del sistema nel suo complesso per andare incontro alla domanda e ai nuovi bisogni di salute, cresciuti dopo la pandemia.”

Nel pomeriggio si sono poi alternati diversi interventi che hanno abbracciato in maniera più ampia lo scenario italiano, arrivando a parlare anche di sport e di giovani. Proprio a proposito di questi ultimi si è espresso Paolo Zangrillo che ha tenuto un discorso sul “capitale umano”, soprattutto per quanto riguarda la “fuga di cervelli” che contraddistingue il nostro Paese. Stando alle parole del ministro per la Pubblica Amministrazione, le ragioni dietro la migrazione sono da ricercarsi nella mancanza di equilibrio tra lavoro e vita:

Io non credo che i giovani che lasciano il nostro Paese lo fanno per ragioni di carattere retributivo: chi lascia l’Italia lo fa perché ritiene che non sia in grado di dargli un’offerta che comprende molti aspetti, non ultimo un corretto bilanciamento tra l’impegno professionale e la vita personale