Tag24.it ha sentito in esclusiva Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli, riguardo il recente terremoto di magnitudo 4.2 che ha colpito i Campi Flegrei. Il sindaco ha parlato delle condizioni della sua città, di come la popolazione ha affrontato la scossa e a che punto sono i colloqui con Protezione Civile ed istituzioni: “Grande attenzione da parte del Ministro Musumeci, ma ora servono fatti: solo così le istituzioni soni credibili“.

Terremoto Campi Flegrei, il sindaco di Bacoli Della Ragione: “La popolazione è tranquilla, situazione sotto controllo”

Insieme ad altri sindaci dei comuni dei Campi Flegrei, Della Ragione si è impegnato durante questi giorni nel tranquillizzare la popolazione e a fornire tutta l’assistenza necessaria. Immediatamente dopo le prime scosse, il sindaco ed i tecnici del comune di Bacoli hanno controllato diverse strutture per verificare eventuali danni, evitati grazie ai lavori antisismici degli anni passati.

D: Qual è la situazione a Bacoli dopo le scosse dei giorni scorsi?

R: Sicuramente c’è preoccupazione da parte della comunità, che però non deve sfociare assolutamente in allarmismo, poiché le istituzioni, sia l’Osservatorio Vesuviano sia l’IGNV, rassicurano rispetto al fatto che una fase bradisismica che i Campi Flegrei hanno già vissuto, ad esempio all’inizio degli anni ’80, e al momento le scosse che abbiamo percepito, le più importanti di magnitudo 4.2, 3.8 e 3.2, non hanno creato lesioni o danni né ad edifici privati né soprattutto alle scuole, dove abbiamo tenuto importanti lavori antisismici nel corso di questi ultimi anni, né alle strutture archeologiche, ci tengo molto a sottolineare quest’ultimo aspetto, perché un allarmismo ingiustificato, l’ha detto l’istituto scientifico, può generare danni enormi all’economia del nostro territorio e questa tipologia di danni, generati da una piscosi generale ed incontrollata, possono essere molto più funesti delle attuali scosse bradisismiche. Tra l’altro evidenzio che il fenomeno bradisismico è uno dei più controllati al mondo, in quanto la viviamo sulla caldera vulcanica che è la più importante d’Europa e quindi possiamo, con il conforto delle istituzioni scientifiche, dobbiamo convivere con questa fase.

La cittadinanza di Bacoli si è appoggiata al proprio sindaco per avere altre informazioni sugli sciami sismici e Della Ragione ha avuto modo di fornire tutto l’aiuto necessario.

D. Lei su Facebook aveva lasciato il suo numero di cellulare a disposizione della popolazione: quante chiamate ha ricevuto? Di che tenore sono state?

R. Il numero di telefono l’ho già iniziato a lasciare durante la fase pandemica, perché era un modo per essere vicino ai cittadini, però ho voluto rimarcarlo quando la scorsa notte ho avuto questa scossa di magnitudo 4.2, la più importante degli ultimi 40 anni nei Campi Flegrei, erano le tre e mezza di notte, per rassicurare i cittadini ho voluto dare il numero e ho ricevuto tra chiamate e messaggi WhatsApp centinaia di messaggi e di chiamate di cittadini preoccupati che volevano rassicurazioni e sullo stato delle scuole, ma là innanzitutto ho fatto dei controlli con una task force comunale e l’ufficio tecnico, e sia capire come funziona il piano della Protezione Civile, ma il piano di evacuazione l’abbiamo già pubblicato da anni sul sito istituzionale del Comune, abbiamo fatto un piano di evacuazione nazionale nel 2019 proprio per provare, è evidente che dobbiamo continuare su questa scia ma rassicuro i cittadini che c’è una grande attenzione istituzionale, dal governo alla Regione Campania alla città metropolitana fino a tutti i colleghi sindaci flegrei, rispetto alla problematica: dobbiamo essere attenti e non dobbiamo cadere nel panico.

Il sindaco di Bacoli sul piano di evacuazione: “Colloqui proficui con istituzioni e Protezione Civile, ma ora servono fatti”

Il più grosso timore in situazioni come queste è la possibile lentezza delle istituzioni nel varare le misure necessarie per evitare allarmismi e danni a cose o a persone. Della Ragione, con il sindaco di Napoli Manfredi e con gli altri sindaci flegrei, ha avuto modo di parlare con il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumesi ed è uscito confortato dall’incontro.

D. Lei insieme ad altri sindaci ha avuto modo di parlare con il Ministro Musumeci, avete avuto anche incontri istituzionali: lei come giudica l’atteggiamento del governo, secondo lei sono più attendisti oppure si stanno muovendo sulla base delle informazioni che voi amministratori del territorio state fornendo loro?

R. Debbo dire che noi due settimane fa abbiamo incontrato il Ministro Musumeci a Palazzo Chigi, non solo i sindaci flegrei ma c’era anche il sindaco Manfredi, ma in quell’occasione abbiamo evidenziato una serie di proposte, sia un’analisi dell’agibilità degli edifici, un potenziamento degli organici dell’ufficio tecnico comunale, della Polizia municipale, una maggiore attenzione della Protezione Civile sul territorio, una maggiore e migliore comunicazione capillare a tutti i cittadini su dove viviamo e su cosa si dovrebbe fare e dove evacuare e debbo dire che tutte queste istanze sono state raccolte dal Ministro e l’altro giorno ha pubblicato un comunicato nel quale ha annunciato una legge speciale per i Campi Flegrei finanziata con decine di milioni di euro che riprende in toto tutte le nostre richieste e, tra l’altro, dopodomani terremo in Prefettura una riunione della Commissione grandi rischi in cui sarà presente il Ministro, il Prefetto e tutti i sindaci flegrei e al momento riscontriamo da parte del Ministro un’attenzione rispetto alla problematica seguendo quelle che sono le istanze dei sindaci che, oltre ad essere i primi riferimenti sociali sul territorio, sono anche le massime autorità locali della Protezione Civile.

D. Volevo parlare del piano di evacuazione: lei ha detto che è del 2019, questo è stato portato all’attenzione del Ministro, voi come sindaci avete segnalato che potrebbe essere aggiornato?

R. Sicuramente il piano della Protezione Civile, sia perché è fatto da esseri umani e sia perché le informazioni di contesto cambiano costantemente, deve essere continuamente aggiornato: nel 2019 noi abbiamo tenuto una prova del piano di evacuazione, ma il piano era già, come dire, elaborato nel corso degli anni precedenti, ci sono alcuni lavori da fare per rendere le vie di fuga realmente accessibili: ad esempio a Bacoli abbiamo una via di fuga che dovrebbe determinare l’uscita di almeno 20mila persone, che si trova a Torre Gaveta, che necessita di interventi per ampliarla, è una strada di 3 metri di larghezza deve diventare almeno 7 metri. Il progetto c’è, l’opera è stata finanziata, perché dovrà arretrare il capolinea della Cumana di Torre Gaveta, ci sono stati finanziamenti di 20 milioni di euro, la Regione ci ha annunciato che i lavori partiranno alla fine dell’anno e debbo dire che stanno andando in modo spedito e ci auguriamo che questo possa accadere perché è evidente che le istituzioni, per essere credibili, debbono offrire alla comunità un piano che non solo sia chiaro ma che sia effettivamente efficace, realizzabile, nel caso in cui dovesse essere necessario attuarlo.

L’assunto di Della Ragione è chiaro: istituzioni nazionali e locali devono lavorare assieme per fornire tutto l’aiuto necessario alle popolazioni locali ma il punto più importante è che alle promesse di stanziamento di fondi e lavori seguano effettivamente la messa a terra degli interventi. Qui si gioca la credibilità delle istituzioni.

D. Quindi lei insiste molto sul fatto che questo piano di evacuazione per essere comunicato adeguatamente ai cittadini deve essere poi portato avanti dalle istituzioni nazionali in modo credibile?

R. Certo, sì, sì, sì, io debbo dire che da parte della Protezione civile nazionale noi abbiamo sempre riscontrato la massima attenzione, però ora debbono seguire i fatti, devono iniziare sia i lavori con cantieri che devono iniziare subito, sia altre prove di evacuazione, perché la popolazione deve essere confortata rispetto al fatto che queste misure non solo siano comprensibili ma siano realizzabili, e quindi è necessario farlo.

Josi Della Ragione: “Denunciate alla polizia postale le fake news sull’evacuazione”

Anche il sindaco Della Ragione, come il collega di Pozzuoli Gigi Manzoni, ha avuto a che fare con persone che hanno diffuso informazioni false su possibili evacuazioni. Il sindaco si è attivato per denunciare alle autorità competenti questa situazione e chiede di affidarsi solo alle voci istituzionali.

D. Per caso avuto notizia della diffusione di qualche fake news riguardo a possibili evacuazioni?

R. Sì, sì, assolutamente sì, abbiamo provveduto anche a denunciare alla Polizia Postale e anche a Facebook della diffusione incontrollata delle notizie false e questo è ingiustificabile sotto ogni punto di vista: noi evidenziamo molto spesso, cioè sempre, che bisogna affidarsi alle comunicazioni istituzionali, chi parla adesso vive nei Campi Flegrei con la mia famiglia, quindi do ampio conforto sul fatto che qui si può venire e soprattutto affidarsi e alle istituzioni insomma amministrative e alla Protezione Civile e soprattutto quelle scientifiche che rassicurano. Io evidenzio poi che da sindaco, da padre, non ho funzioni di mera rassicurazione: io dico la verità ai cittadini così come mi viene comunicata dagli organi istituzionali e quindi dico che nel caso in cui ci dovessero essere evidenze per cui bisogna aumentare lo stato d’allerta sarò molto chiaro con la comunità e vedremo.

D. Lei è rimasto in contatto con gli istituti che monitorano le scosse: le hanno detto quale può essere la situazione nel prossimo futuro, se ci possono essere altre scosse oppure no?

R. Sicuramente ci saranno altre scosse perché siamo nel pieno di sciami sismici, anche questa notte c’è stata una scossa di magnitudo 2.9, le scosse ci sono continuamente. Ora è evidente che da un lato ci sono le scosse dall’altro lato veniamo rassicurati sul fatto che sono scosse di magnitudo sul 3/4, quindi contenuta: nel caso in cui dovesse aumentare questa magnitudo si passerà da uno stato di allerta giallo, stato di allerta in cui ci troviamo già da anni, si passerà ad uno stato di allerta arancione che è il preludio poi dell’evacuazione e dello stato di allerta rosso, ma bisogna seguire costantemente le informazioni degli organi istituzionali e scientifici altrimenti mandiamo in confusione le persone.