Siamo entrati nel quarto e ultimo trimestre e, in prossimità della fine dell’anno, ci si chiede cosa aspettarsi dalla Legge di Bilancio del 2024. Tra i tanti temi discussi, oltre al caro energia, figurano quelli che saranno i possibili contenuti della prossima manovra finanziaria.
La Nota di aggiornamento al DEF delinea una base di partenza di quasi 16 miliardi in deficit per la prossima Legge di bilancio. Viene tracciata, inoltre, una prima cornice delle misure, le quali dovranno proteggere il reddito delle famiglie e contrastare il rincaro dei prezzi. Sul tavolo ci sono anche interventi sulle pensioni.
Ma quali sono i provvedimenti sul Lavoro? Stando alle previsioni e alle dichiarazioni il pacchetto lavoro prevederebbe una serie di provvedimenti, tra cui la riduzione del cuneo fiscale.
Legge di bilancio 2024: taglio del cuneo fiscale confermato
È arrivato il momento di parlare della prossima Manovra finanziaria. Molte misure potrebbero trovarvi spazio e tra le principali figura la riduzione del cuneo fiscale. Prima di parlare di cuneo fiscale, vediamo cosa aspettarsi dalla Legge di Bilancio del 2024.
Gli altri capisaldi della Manovra sono:
- Il sostegno alle famiglie;
- Misure per la genitorialità;
- Prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego;
- Conferma degli investimenti pubblici e con priorità ai fondi del PNRR.
Anche nel 2024 potrebbe esserci la proroga del taglio del cuneo fiscale, con l’esigenza e l’obiettivo di innalzare uno scudo sul reddito delle famiglie e contrastare il caro-prezzi.
Per questa misura e per la revisione delle aliquote dell’Irpef è previsto uno stanziamento di 14 miliardi di euro, quasi metà delle risorse disponibili.
Si tratta di una conferma molto importante, in quanto inciderà sulle retribuzioni del 2024 e, in particolar modo, sul potere d’acquisto delle famiglie con reddito basso. Viene, quindi, confermato il taglio del cuneo fiscale al 4% per i redditi fino a 35.000 euro.
Bonus assunzioni: ecco quali sono le conferme
Stando alle anticipazioni potrebbero essere confermati anche i diversi bonus assunzioni per le donne e per i giovani con meno di 36 anni.
Come funzionano attualmente le misure? Per quanto riguarda il bonus assunzioni donne, si tratta di una misura sperimentale per il triennio 2021-2023. Il bonus si riferisce alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato di donne disoccupate che permette di fruire di un abbattimento totale dei contributi stessi, ma nel limite massimo di 8000 euro annui per il 2023.
Per quanto riguarda, invece, il secondo bonus assunzioni si tratta di un contributo per l’assunzione di giovani under 36. Come funziona oggi? Il bonus permette di fruire, per un periodo massimo di 36 mesi, un abbattimento totale dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, per un massimo di 8000 euro annui. I datori di lavoro, però, devono assumere con contratto a tempo indeterminato giovani:
- Di età fino a 35 anni;
- Privi di un precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso o con un altro datore di lavoro.
Fringe benefit con soglia 3000 euro
La prossima Legge di Bilancio, per quanto riguarda il fronte lavoro, potrebbe prevedere anche l’estensione della soglia esentasse per i fringe benefit per i lavoratori senza figli.
Ricordiamo che la soglia di esenzione fino a 3000 euro era stata prevista, per il solo periodo d’imposta del 2023, dal Decreto Lavoro, con il riferimento ai beni ceduti e ai servizi prestati ai lavoratori dipendenti.
La soglia maggiorata opera per i lavoratori che hanno figli, compresi i nati all’infuori del matrimonio, i figli adottivi e i figli affidati. Insomma, opera per tutti i figli fiscalmente a carico del lavoratore.
Probabilmente, nel pacchetto Lavoro della prossima Manovra finanziaria potrebbero trovare spazio anche i fringe benefit.
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