Granchio reale rosso norvegese: tra tutti i crostacei, il Granchio reale rosso norvegese spicca come uno dei più pregiati, deliziosi e costosi.
Granchio reale rosso norvegese, quanto costa?
Per farti un’idea, il suo prezzo oscilla tra i 90 e i 120 € al chilo e oltre. Accanto all’aragosta, regna indiscusso sulle tavole più sofisticate dedicate al pesce.
Effettivamente, stiamo parlando di un prodotto di lusso autentico che viene offerto principalmente nei locali gastronomici di alta classe.
Ed è comprensibile il motivo di tale scelta: grazie alle sue imponenti dimensioni e alla carne deliziosa e succosa, il granchio reale può essere apprezzato sia in piatti caldi che freddi.
Come si mangia il Granchio reale rosso norvegese? Ricette
La sua carne, sia delle zampe che delle chele, è incredibilmente dolce, bianca, tenera e delicata, tanto che può essere gustata leggermente lessata senza bisogno di alcun accompagnamento, o magari solo con un tocco di burro. È un’alimentazione leggera, con circa 100 kcal per 100 g, ma ricca di proteine, sodio e potassio. Grazie alla sua qualità superiore, è sempre più ricercato e apprezzato, e grazie alla sua versatilità, può essere arrostito o brasato con una vasta gamma di spezie ed aromi. Puoi trovarlo intero (svuotato) o in parti separate (zampe e chele), fresco o congelato, crudo o cotto.
Dove si trova il Granchio reale rosso norvegese?
Il Granchio reale rosso norvegese è conosciuto anche come il “Re Granchio”, non solo per le sue dimensioni ma anche perché non ha rivali o predatori naturali, rendendolo il sovrano indiscusso del suo habitat. Questo granchio è altamente adattabile, consumando alghe e creature marine che trova sul fondale marino e risalendo lungo le coste. Può raggiungere un peso di impressionanti 8 kg e una corazza lunga fino a 23 cm, con una media di circa 4,3 kg, superando i granchi dell’Alaska, con cui è in concorrenza diretta (sebbene Alaska e Norvegia abbiano accordi bilaterali per regolare la pesca).
La Norvegia contribuisce solo in piccola parte alla pesca globale dei crostacei (la pesca è soggetta a limiti e non supera alcune centinaia di migliaia di esemplari l’anno), ma grazie a questo granchio fai profitti significativi. Tuttavia, possono essere pescati solo maschi di grande taglia e solo in determinati periodi dell’anno. I giovani e le femmine di taglia inferiore vengono rilasciati in mare per preservare la specie.
Il Granchio reale rosso (Paralithodes camtschaticus) si riproduce in acque aperte, con le femmine adulte che covano embrioni sotto la coda per circa un anno prima di rilasciarli nella corrente. Ci vogliono circa 100 giorni dalla schiusa delle uova all’inizio della vita del giovane granchio sul fondale marino. Il primo anno di vita viene trascorso in acque poco profonde, fino a 500 metri, tra rocce e alghe per sfuggire ai predatori, per poi migrare in acque più profonde, su fondali sabbiosi e fangosi, raggiungendo la maturità sessuale a 5-6 anni.
La pesca del Granchio reale si svolge in autunno, quando questi crostacei risalgono verso le acque meno profonde nella parte settentrionale della Norvegia. Con piccole imbarcazioni costiere, i pescatori portano con sé una trentina di nasse al massimo e, in seguito, raggiungono facilmente le strutture di lavorazione, anche se la latitudine impone alcune sfide. Il metodo di pesca coinvolge l’uso di nasse, con gli esemplari attratti all’interno grazie a esche specifiche. Questo approccio mirato alla pesca limita il numero di granchi catturati e riduce l’impatto sull’ecosistema e sulla specie nel suo complesso.
Durante gli ultimi cinquant’anni, il Re Granchio dalla livrea rossa ha scelto la costa orientale del Finnmark come dimora, trasformandola in un autentico paradiso per la contea più a nord della Norvegia. Questo nobile crostaceo si è adattato in maniera impeccabile al suo habitat e, grazie alla mancanza di predatori naturali, è in grado di nutrirsi di qualsiasi cosa incontri sul suo cammino, che siano alghe o creature marine. È un vero e proprio sovrano delle acque, che richiama alla mente le impavide gesta dei temibili vichinghi che un tempo solcavano quei mari.