Il sostegno europeo alla causa di Kiev nella guerra in Ucraina viene puntualmente ribadito ad ogni dichiarazione ufficiale. Ciò è avvenuto anche nella giornata di ieri, in cui l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha evidenziato come il supporto europeo sarà continuo a prescindere dall’andamento della guerra e soprattutto dalle decisioni prese negli USA. È notizia di ieri, infatti, di come sia stato evitato lo shutdown in extremis, trovando un accordo tra Democratici e Repubblicani ma tagliando i fondi per il conflitto ucraino.

“Il nostro sostegno all’Ucraina non dipende da come andrà la guerra nei prossimi giorni o settimane. Si tratta di un sostegno permanente e strutturale, perché siamo di fronte a una minaccia esistenziale per l’Europa.”

Guerra in Ucraina, Kiev incassa l’avviso della Polonia: “Diffidate da Berlino”

L’apparente unione di intenti da parte della Ue a proposito della guerra in Ucraina, tuttavia, si schianta con alcune dichiarazioni da parte di singoli esponenti. È il caso del primo ministro polacco Mateusz Morawieck, il quale consiglia prudenza rispetto ad una stretta alleanza tra Germania e Ucraina:

“Sembra che avrà ora una stretta alleanza con la Germania; lasciatemi avvisarlo: Berlino vorrà sempre cooperare con i russi al di sopra dei paesi dell’Europa Centrale”.

Guerra in Ucraina, l’intelligence britannica prospetta anni di combattimenti

Se cominciano da un lato a individuarsi le prime crepe nel fronte della cooperazione, ad aggiunge benzina sul fuoco si inserisce l’intelligence britannica che ha rivelato come la Russia (secondo documenti riservati ottenuti dal ministero delle Finanze russo) sia intenzionata ad aumentare fino al 30% della spesa pubblica complessiva le risorse per la guerra.

“I dettagli completi sulla spesa russa per la difesa sono sempre riservati, ma queste cifre suggeriscono che la Russia si sta preparando per altri anni di combattimento”.

Nel frattempo potrebbero fare il loro ritorno sullo scenario di guerra i mercenari di Wagner, anche se per ora non si sa nulla sulla guida dopo la scomparsa (in cause più che misteriose) da parte del loro vecchio leader, Yevgeny Prigozhin. Voci non confermate vedono il capo del Cremlino, il presidente Vladimir Putin, in stretti colloqui con Andrei Trushev, ex comandante dei Wagner e ora nei ranghi del Ministero della Difesa russo.