Amici mai. De Luca contro la Schlein, ormai tra i due è guerra aperta e interna al Pd. Non la nomina mai, ma si capisce bene con chi ce l’ha il presidente della Regione Campania. Ed è così sin dall’inizio, non certo da adesso. “Se l’alternativa è questa, la Meloni ha la migliore assicurazione sulla vita. Reggerà cinque anni“, a dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parlando dal palco della Festa dell’Unità del Pd di Napoli.
Non si ferma il presidente della Campania e prosegue nella sua guerra personale alla segretaria del Pd, il suo stesso partito: “La battaglia da fare è complicata – aggiunge – c’è da fare un lavoro immane per mettere in piedi un’alternativa credibile per la maggioranza dei cittadini italiani. Dovete dare una mano, perché abbiamo davanti tempi difficili e non possiamo consentirci di finire nelle mani di Vannacci“.
De Luca attacca la Schlein: “Dov’è il Pd sulle battaglie di cui parlo? Ve lo dico non c’è…”
Intrattabile De Luca quando si parla delle cose che provengono da Roma e dal suo stesso partito. E non citategli il campo largo, un’espressione che lui stesso definisce “oscena”.
Non si ferma, sembra uno tsunami, Vincenzo De Luca: “Su molti temi di attualità, come Pd siamo assenti e corresponsabili, a cominciare dalla sanità sui fondi di sviluppo e coesione, che sono bloccati da 14 mesi”.
Partendo da questa premessa, Vincenzo De Luca lancia per ottobre “una serie di iniziative” di carattere nazionale, per portare avanti “una nuova idea di partito”. Il presidente della Regione Campania assicura di non voler lasciare il partito e di non voler creare una nuova corrente, ma allo stesso tempo avverte e in un certo senso attacco.
E parte ancora: “Il Pd dov’è nella campagna sui fondi per la sanità pubblica? Dov’è nella battaglia contro il sistema camorristico del numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina? Non c’è, perché dobbiamo essere amici di tutti. Io non sono un fluido a dell’affetto e del sostegno di quelli di Roma non me ne frega niente. Io la notte dormo tranquillo, anche perché non ho mai avuto il sostegno del partito”